Le origini della Letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 2 55 Villania Se Parola di la cortesia era la peculiarità di coloro che vivevano a corte, e oggi la parola indica un comportamento gentile e garbato, la villania era la caratteristica del villano (dal latino villanus), persona dai modi rozzi e scortesi. In epoca medievale, l abitante della villa (cioè podere, fattoria), quindi il contadino (o più in generale il campagnolo), era assai disprezzato dai membri della corte signorile e quasi considerato alla stregua di un animale. Pur se molto attenuato, il valore dispregiativo del termine è arrivato sino ai nostri giorni. /H GHPRQLD HQIHUQDOL V® PPH VLDQ GDWL D PHQHVWUDOL FKH P HVVªUFLQR HQ OL PDOL FK H KR JXDGDJQDWL D PHD IROOLD [51-54] Mi siano dati come servitori D PHQHVWUDOL L GHP QL GHOO LQIHUQR FKH PL LQ LJJDQR P HVVªUFLQR i mali che ho meritato con i miei peccati D PHD IROOLD . (QILQ GHO PRQGR D OD ILQLWD V® PPH GXUL TXHVWD YLWD H SRL D OD VFLYLULWD GXUD PRUWH PH VVH G®D [55-58] Questa condizione YLWD duri per me VLQR DOOD QH GHO PRQGR H SRL DOOD VHSDUD]LRQH dell anima dal corpo VFLYLULWD , mi si dia una morte crudele. $OOHJRP HQ VVHSSXOWXUD XQ YHQWU L OXSR HQ YRUDWXUD H O DUOLTXLH HQ FDFDWXUD HQ HVSLQHWD H URJDU®D [59-62] Scelgo come $OHJJRP HQ sepoltura il ventre di un lupo che mi abbia divorato HQ YRUDWXUD e le mie reliquie DUOLTXLH siano i suoi escrementi fra spini e rovi HQ HVSLQHWD H URJDU®D . /L PLUDFXO SR OD PRUWH FKL FFH YHQH DLD OH VFRUWH H OH GHYHUVD]LRQL IRUWH FRQ WHUUHEHO IDQWDVLD [63-66] Ecco i miracoli che avranno luogo dopo SR ) la mia morte: chi verrà lì FFH abbia la compagnia di spiriti malvagi VFRUWH , forti vessazioni diaboliche GHYHUVD]LRQL e terribili allucinazioni IDQWDVLD . 2QQ RP FKH P RGH PHQWRYDUH V® VVH GHLD VWXSHIDUH H FR OD FURFH V« VHJQDUH FKH UHR HVFXQWUR QR L VLD HQ YLD [67-70] Chiunque mi udrà nominare PHQWRYDUH dovrà inorridire VWXSHIDUH e farsi il segno GHOOD FURFH DI QFK« SHU VWUDGD HQ YLD non gli capiti di fare un cattivo incontro UHR HVFXQWUR . 6LJQRU PHR QRQ Q ª YHQGHWWD WXWWD OD SHQD FK H DLR GLWWD FK« PH FUHDVWL HQ WXD GLOHWWD HW HR W KR PRUWR D villania [71-74] Mio Signore, tutta la sofferenza che ho GHVFULWWR QRQ ª HVSLD]LRQH VXI FLHQWH GHL PLHL SHFcati YHQGHWWD : poiché tu mi hai creato per amore HQ WXD GLOHWWD e io ti ho ucciso W KR PRUWR a causa della mia ingratitudine D YLOODQLD . A tu per tu con il testo Quali sentimenti può regalarci oggi una preghiera a Dio nella quale non si chiede di essere preservati dai mali, ma al contrario di diventare l oggetto di un raccapricciante cumulo di sciagure? Per Iacopone neppure il cammino del martirio, con il quale il devoto tenta di imitare Cristo, promette il glorioso riscatto della salvezza ultraterrena: invocare le malattie e una morte ripugnante significa accettare di entrare nella sfera degradante del dolore e farlo con una sorta di folle, sconvolgente masochismo. Dinanzi a una tale espressione di macabro disprezzo di sé (del proprio corpo, della propria vita, del proprio mondo) non possiamo che provare sgomento e, da lettori di oggi, incomprensione. Proprio per questo è necessario contestualizzare e comprendere l origine emotiva e ideologica di un così violento rifiuto della dimensione terrena. Iacopone vive infatti in un epoca che pare aprirsi alle tentazioni mondane del successo e del profitto e che assiste al ridimensionamento del messaggio di povertà lanciato da Francesco: il furore autopunitivo che cogliamo in questi versi non è che una tragica reazione dinanzi all impossibilità di un dialogo felice e armonioso con il mondo. 86

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Antologia primo biennio