Le origini della Letteratura

La letteratura delle origini | UNIT 2 Analisi Il pianto per una morte crudele Iacopone racconta in questa lauda in forma di dialogo la condanna, il processo e la crocifissione di Cristo. Alla voce di un nunzio che accompagna lo svolgimento dell azione subentrano gli interventi della Madonna, che prima cerca di convincere Pilato a concedere la grazia a Gesù, poi si rivolge al popolo, che ne invoca il sacrificio (Crucifige, crucifige, v. 28), e al figlio stesso. Quest ultimo pronuncia parole piene di umana tenerezza per Maria: ogni suo intervento inizia con il termine Mamma (vv. 84, 92, 104). Invano cerca di consolarla, guidandola alla comprensione della sua missione: la donna non accetta l ingiusta fine del figlio e si abbandona a un disperato lamento funebre. L umanizzazione del divino Il poeta intende proprio sottolineare l inconsolabile dolore della Vergine, che preferirebbe morire piuttosto che continuare a vivere dopo la perdita del figlio (vv. 97-99). Emerge in tal modo il quadro intimo di una sofferenza istintiva, che mette al centro dell attenzione il dramma umano di una donna, di una madre, mentre l elemento teologico sembra quasi passare in secondo piano. L umanizzazione della dimensione divina, il linguaggio facilmente comprensibile anche da un pubblico popolare e la forma della rappresentazione drammatica mirano a coinvolgere in maniera più diretta i lettori: l autore intende convertirli facendoli identificare emotivamente con la Madonna e con Cristo. I richiami scritturistici La lauda presenta diversi riferimenti a passi dei Vangeli, alcuni ripresi quasi letteralmente. Per esempio i vv. 29-31 (Omo che se fa rege, / secondo nostra lege / contradice al senato) rimandano chiaramente al testo di Giovanni, 19, 12 («Infatti chiunque si proclami re si contrappone all imperatore ). Lo stesso dicasi per il Crucifige del v. 28, che richiama Giovanni, 19, 15 («Prendilo, prendilo, crocifiggilo ). Ancora: i vv. 104-111 (l affidamento di Maria a Giovanni) ricordano molto da vicino Giovanni, 19, 26-27, e il coltello citato al v. 130 fa riferimento al passo di Luca, 2, 35, dove il vecchio Simeone aveva profetizzato a Maria che una spada le avrebbe trafitto il cuore, con riferimento al dolore che essa avrebbe provato per la morte di Gesù. Un realismo drammatico Tuttavia, rispetto al racconto evangelico, il tempo e lo sviluppo dei fatti sono abbreviati dall autore in maniera significativa. Pochi sono i quadri presentati: l arresto, la condanna, la salita al Golgota (il colle su cui Gesù venne ucciso), la crocifissione. Tali scene sono però rese con grande partecipazione da chi le narra, in particolare dal nunzio, al quale spetta il compito di riferire la maggior parte dei fatti. La sua narrazione della crocifissione è caratterizzata dal crudo realismo: la sofferenza fisica provata da Cristo e i dettagli del suo martirio (le mani e i piedi inchiodati alla croce, le giunture slogate, il sangue delle ferite) vengono sapientemente descritti in modo da accrescere l emotività del pubblico che assiste alla messa in scena della rappresentazione. Laboratorio sul testo COMPRENDERE 1. Quale episodio evangelico viene presentato nella lauda? 2. Quali sono i personaggi presenti nella lauda? Distingui quelli che parlano in prima persona e quelli che, dalle indicazioni presenti nel testo, sono presenti, benché muti, sulla scena. 80 3. La lauda è divisibile in tre diverse parti (di lunghezza molto diversa): quali sono, di che cosa trattano e che cosa le distingue? ANALIZZARE 4. Quale rapporto esiste tra Maria e Cristo? Rispondi facendo riferimento a passi ed espressioni usate nel testo.

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Antologia primo biennio