Doc 1 - Tommaso da Celano, L’uomo misero al cospetto di un

L EPOCA E LE IDEE la parola 6X TXHVWD FRQYLQ]LRQH ULSRVD XQ DOWUR GHJOL DVSHWWL IRQGDPHQWDOL GHOOD PHQWDOLW¢ medievale: il simbolismo &LDVFXQ IUDPPHQWR GHO FUHDWR QRQ VL PDQLIHVWD DXWRQRmamente, come dotato di vita propria: esso rimanda sempre a qualcos altro, che può HVVHUH FROWR VROR DO GL O¢ GHOOH VHPSOLFL DSSDUHQ]H H ULHQWUD QHO GLVHJQR LQ QLWR GHOOD creazione divina. La natura è assimilata a un libro sterminato in cui leggere simEROL GD GHFLIUDUH HFFR DOORUD OD JUDQGH TXDQWLW¢ GL ODSLGDUL EHVWLDUL bS RUDUL QHL TXDOL SLHWUH DQLPDOL RUL H DOEHUL YHQJRQR FHQVLWL H FDWDORJDWL LQ EDVH DOOH ORUR presunte proprietà e virtù divine o diaboliche. Millenarismo Nella storia del cristianesimo è la credenza nell avvento del regno di Cristo in terra, prima del giudizio finale. Il termine trae origine da un passo dell Apocalisse (20, 1-6), in cui si parla di una prima sconfitta di Satana e del conseguente regno terreno dei giusti, risorti con Cristo, per mille anni, allo scadere dei quali avrebbero luogo la resurrezione universale, il giudizio e la nuova Gerusalemme celeste. Impropriamente, al millenarismo si fa corrispondere la convinzione, da parte degli uomini del X secolo, dell imminente fine del mondo, attesa con terrore per l anno Mille o 1033 (a seconda che gli anni si facessero decorrere dalla nascita o dalla morte di Gesù Cristo). Tommaso da Celano Doc 1 L uomo misero al cospetto di un Dio-giudice implacabile Titolo originale Dies irae, fine del XII sec. Lingua originale latino Metro Strofe di 3 versi ottonari monorime (AAA, BBB, CCC ecc.) L autore Nel 1931, il ritrovamento di un codice benedettino abruzzese ha permesso ad alcuni studiosi di datare questo testo, il cui titolo è Dies irae, alla fine del XII secolo. Per altri, invece, il celebre inno è successivo e va attribuito a Tommaso da Celano (1190 ca-1260), primo biografo di san Francesco. Di lui sappiamo che riceve l abito dal santo di Assisi nel 1215 e va missionario in Germania (1222). Tornato in Italia, lavora alla compilazione dei propri scritti, tutti incentrati sulla figura di san Francesco. venerato come beato nell ordine francescano soprattutto in Abruzzo a Celano e a Tagliacozzo dove muore intorno al 1260. Come una spada di Damocle, il giudizio universale incombe sul capo dei mortali. Terrorizzato dalle amme che lo attendono all Inferno, il peccatore rivolge la sua preghiera estrema per invocare pietà e perdono da Dio. I versi che riportiamo costituiscono la prima parte di una sequenza liturgica cantata durante la messa per i defunti. Come detto, l attribuzione a Tommaso da Celano è controversa, ma signi cativo e inquietante rimane ancora oggi il fascino di queste strofe di grande impatto musicale, in cui si rispecchia, con notevole carica emotiva, l angoscia medievale dell uomo dinanzi all ira del tribunale divino. 15

Le origini della Letteratura
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Antologia primo biennio