T2 - Giacomo da Lentini, Amor è uno desio che ven da core

La letteratura delle origini | UNIT 3 T2 Audio LETTURA Giacomo da Lentini Amor è uno desio che ven da core Metro Sonetto Gottfried von Neifer, miniatura del Codice Manessiano, 1305-1340. un sonetto che fa parte di una tenzone (cioè di una discussione in versi, attraverso un botta e risposta di componimenti poetici) tra l autore e altri due poeti della Scuola siciliana, Iacopo Mostacci e Pier delle Vigne. Oggetto della tenzone è la natura dell amore. Giacomo afferma l origine visiva del sentimento amoroso, sulla scorta di quanto si legge nel trattato De amore ( doc. 5, p. 28) di Andrea Cappellano, opera che ha ssato, in chiave teorica, i caratteri distintivi e le ragioni dell amor cortese. in parafrasi 4 $PRU ª XQR GHVLR FKH YHQ GD FRUH per abondanza di gran piacimento; e li occhi in prima generan l amore e lo core li dà nutricamento. [1-4] L amore è un desiderio (desio) che nasce dal cuore per un eccesso (abondanza) di piacere; in prima istanza (in prima) sono gli occhi a generare l amore e poi il cuore gli dà nutrimento (nutricamento). 8 %HQ ª DOFXQD ILDWD RP DPDWRUH senza vedere so namoramento, PD TXHOO DPRU FKH VWULQJH FRQ furore da la vista de li occhi à nascimento. [5-8] Certamente (Ben) talora DOFXQD Dta) qualcuno (om) si innamora senza aver mai visto l oggetto del suo amore (so namoramento), ma l amore più tenace (che stringe con furore) ha origine dagli occhi che vedono. 11 &KH OL RFFKL UDSUHVHQWDQ D OR FRUH d onni cosa che veden bono e rio, FRP ª IRUPDWD QDWXUDOHPHQWH [9-11] Ciò avviene poiché gli occhi presentano al cuore gli aspetti positivi e quelli negativi (bono e rio) di ogni cosa che vedono, così come essa è stata creata ª IRUPDWD dalla natura (naturalemente); 14 H OR FRU FKH GL ]R ª FRQFHSLWRUH LPDJLQD H SLDFH TXHO GHVLR H TXHVWR DPRUH UHJQD IUD OD JHQWH [12-14] e il cuore, che riceve tali impressioni FKH GL ]R ª FRQFHSLWRUH , fantastica attorno all immagine che gli occhi gli hanno trasmesso, e quel desiderio è piacevole: è questo il tipo d amore che domina fra la gente. 2. abondanza di gran piacimento: è la immoderata cogitatio ( pensiero smodato ) di cui parla Andrea Cappellano nel suo trattato. 100 10. bono e rio: letteralmente, il bene e il male . 11. formata: nel latino biblico formare significa appunto creare . Furore Parola di Dal latino furor, oris, a sua volta derivante dal verbo latino furere (cioè agire da pazzo, infuriarsi, essere fuori di sé), la parola italiana furore si riferisce ad un forte sconvolgimento dovuto all ira o ad altra impetuosa passione o, più in generale, ad una violenza difficilmente contenibile, smisurata, rabbiosa, che può anche riguardare la forza della natura (il furore della tempesta). Esiste uno splendido borgo della costiera amalfitana, patrimonio mondiale dell Unesco, chiamato proprio Furore. Sembra che il nome provenga dall antico proprietario del feudo, anche se la leggenda vuole che sia dovuto al furore degli elementi che sferzano talvolta quei luoghi. 12. zo: ciò. 13. imagina: il verbo è utilizzato assolutamente, cioè senza complemento oggetto, come se fosse intransitivo.

Le origini della Letteratura
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Antologia primo biennio