T3 VLADIMIR MAJAKOVSKIJ, Il poeta è un operaio (da L’arte

Vladimir Majakovskij nasce nel 1893 da famiglia umile in Georgia, ai confini meridionali dell impero zarista. Dopo la morte del padre, a tredici anni si trasferisce a Mosca insieme alla madre e alle sorelle. Ancora adolescente, si accosta alle idee socialiste e viene più volte arrestato. Rivoluzionario anche in poesia, è sedotto dalle idee di rinnovamento dei futuristi italiani ed esordisce nel 1913 con la raccolta Io!. Quando i bolscevichi nel 1917 prendono il potere, mette la sua arte al servizio della causa proletaria, organizzando riviste e letture di versi nelle fabbriche. Negli anni successivi continua il lavoro letterario, teatrale e giornalistico, incontrando tuttavia i sospetti della polizia staliniana. Amareggiato dalla politica sovietica e vittima di una forte depressione, dovuta anche a una difficile situazione sentimentale, nel 1930 muore suicida a Mosca. VLADIMIR MAJAKOVSKIJ Il poeta è un operaio T3 TRATTO DA L arte della Comune, 1918 LINGUA ORIGINALE russo METRO versi liberi Audio Che senso ha spendere ore, intere giornate per scrivere una manciata di versi? Non sarebbe meglio andare in fabbrica e costruire qualcosa di più concreto? No. Majakovskij pensa che in realtà il poeta sia del tutto simile all operaio. Entrambi rendono un servizio prezioso alla società. LETTURA Gridano al poeta: «Davanti a un tornio ti vorremmo vedere! Cosa sono i versi? Parole inutili! 5 Certo che per lavorare fai il sordo . A noi, forse, il lavoro più d ogni altra occupazione sta a cuore. 10 Sono anch io una fabbrica. E se mi mancano le ciminiere, forse, senza di esse, ci vuole ancor più coraggio. 2. tornio: macchina per lavorare pezzi di legno o metallo. 92 5. per lavorare fai il sordo: fai orecchie da mercante (cioè fingi di non sentire) perché non vuoi lavorare.

La luce del futuro - volume B
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Poesia e teatro