La luce del futuro - volume B

Albatri, acrobati e rockstar nelle provocatorie stravaganze di questa figura si coglie anche una critica radicale all ordine costituito. Non si tratta dunque di divertire i potenti, ma di sabotare il sistema che li premia, seminando dubbi nei lettori. Con il popolo per il popolo Le durissime esperienze vissute durante la Grande guerra rappresentano anche per i poeti, così come per altre categorie di intellettuali, un opportunità per conoscere meglio il popolo chiamato a combattere e per condividere con esso le proprie sofferenze. Giuseppe Ungaretti (1888-1970), semplice fante dell esercito italiano, nelle liriche del Porto sepolto eleva a vette straordinarie quest idea di comunione nel dolore. Altri poeti esprimono la loro vicinanza alla componente più misera della società, come fa il russo Vladimir Majakovskij (1893-1930), alfiere della Rivoluzione sovietica. Il poeta è un operaio ( T3, p. 92) testimonia bene il vigore con cui Majakovskij ribatte alle critiche di quanti, instaurato il comunismo, vorrebbero mandare i poeti a lavorare in fabbrica, senza capire la straordinaria importanza che i versi possono avere nell indirizzare una società a un avvenire di pace e giustizia. Maschere e ancora maschere In quanto personaggio , anche il poeta può assumere atteggiamenti di volta in volta differenti davanti ai propri lettori, perfino lasciando ai fiori di un rigoglioso giardino il compito di rivolgersi agli esseri umani che li coltivano, come fa l americana Louise Gl ck (n. 1943, T5, p. 99). D altra parte chiunque, all atto di scrivere versi, finisce con l indossare una maschera: solo un ingenuo potrebbe scambiare l attività poetica con un costante e indiscutibile esercizio di sincerità. Questa è l opinione del portoghese Fernando Pessoa (1888-1935), che di maschere se ne intendeva, visto che era solito attribuire i suoi versi a personaggi d invenzione, provvisti di nome, cognome e puntuale scheda biografica. Come proclama il primo verso di una sua lirica, «Il poeta è un fingitore ( T4, p. 96), ma ciò non diminuisce affatto l intensità delle emozioni che prova e tenta di trasmettere al lettore. Un autenticità e una profonda, autobiografica consapevolezza che anche le note di una rockstar possono rivendicare, come si vede (e si sente) dalle parole significative contenute nella canzone Volevo fare la rockstar ( T6, p. 102) della cantautrice catanese Carmen Consoli (n. 1974). In questo caso la maschera che l autrice sognava sin da bambina di indossare e che con orgoglio è diventata la sua vera identità, le ha fornito l occasione di concepire una realtà diversa da quella vissuta e tramandata dai luoghi comuni della Storia e dalla violenza della realtà. LA CANZONE VERIFICA DELLE CONOSCENZE 1. Che cosa indica l epiteto bohémien? 2. Che cosa si intende per poeta vate? 3. Quali sono le doti del «fanciullino di Pascoli? 4. Contro chi e contro che cosa intendono reagire i poeti crepuscolari? 5. Perché la figura del pagliaccio dilaga nella poesia europea novecentesca? 6. Che cosa ha rappresentato la Grande guerra nei rapporti fra il poeta e la società? 81

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Poesia e teatro