2. GUARDARE LE PAROLE

I generi UNIT 8 La poesia delle immagini 2. GUARDARE LE PAROLE L arte dell alfabeto Sono molteplici le forme di poesia fatte per essere guardate oltre che lette. Intanto bisogna tener conto del potenziale estetico delle lettere alfabetiche: prima di essere segni combinati per formare le parole, esse costituiscono vere e proprie immagini, che un artista può elaborare. La cultura araba, così come quella cinese e quella giapponese, ha portato a eccelsi livelli di virtuosismo l arte della scrittura. Quanto all Europa, pensiamo ai miniatori medievali, che lavoravano i manoscritti con abilità e infinita pazienza, trasformando i capilettera (cioè le lettere iniziali di un testo) in piccoli capolavori. I calligrammi Inoltre spicca nelle culture occidentali una pratica che si è imposta nella Grecia antica, il calligramma (da k llos, bellezza , e dal tema di gr pho , scrivo ). Di che cosa si tratta? Di versi disposti sulla pagina in modo da formare un disegno, in genere legato all argomento del testo. Questa forma poetica è rimasta viva sino in epoca moderna. Ha ricevuto anzi un notevole rilancio all inizio del XX secolo, grazie al francese Guillaume Apollinaire (1880-1918), autore di una serie di geniali calligrammi dalle forme bizzarre e sorprendenti ( T2, p. 424). Dalle «parole in libertà alle tavole parolibere Apollinaire è fortemente influenzato dalle avanguardie sia pittoriche sia letterarie, che all epoca guardano con particolare interesse agli intrecci di parole e immagini. Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944), fondatore nel 1909 del movimento artistico e culturale chiamato Futurismo, lancia per esempio le cosiddette «parole in libertà , cioè prive di legami sintattici e grammaticali: questa teoria stilistica ispira poesie dalla forte carica onomatopeica, in cui si mescolano corpi e caratteri tipografici diversi. In nome della modernità i futuristi intendono distruggere la sintassi tradizionale, rifuggono da aggettivi e avverbi, e sostituiscono la punteggiatura con segni matematici e notazioni musicali. Qualche anno più tardi approdano alle tavole parolibere, che enfatizzano ancor più la presenza di illustrazioni e disegni, per giungere a una «immaginazione senza fili , fondata cioè sulla ricerca di analogie immediate e strabilianti. Queste strategie trovano esiti particolarmente felici in alcune composizioni di Corrado Govoni (1884-1965), come Il Palombaro ( T1, p. 420). Filippo Tommaso Marinetti, Premier récord, tavola parolibera, 1916. 418

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro