La luce del futuro - volume B

Torino, un inverno nei primi anni del Novecento. Un gruppo di amici pattina allegramente su un laghetto ghiacciato, quando all improvviso con un rumore sinistro la superficie si incrina. Tutti fuggono, salvo una ragazza temeraria che invita il poeta a volteggiare con lei. Ma il ghiaccio scricchiola ancora... Audio LETTURA « cri i i i i icch l incrinatura il ghiaccio rabescò, stridula e viva. «A riva! . Ognuno guadagnò la riva disertando la crosta malsicura. 5 «A riva! A riva! . Un soffio di paura disperse la brigata fuggitiva. «Resta! . Ella chiuse il mio braccio conserto, le sue dita intrecciò, vivi legami, alle mie dita. «Resta, se tu m ami! . 10 E sullo specchio subdolo e deserto soli restammo, in largo volo aperto, ebbri d immensità, sordi ai richiami. 1-2. l incrinatura... viva: la crepa, con un rumore stridente (riportato con un onomatopea al v. 1), disegnò un arabesco sul ghiaccio. 3. «A riva! : è l esclamazione come le successive dei pattinatori che avvisano del pericolo imminente. guadagnò: raggiunse. 4. disertando la crosta malsicura: abbandonando la pericolosa crosta di ghiaccio. 6. la brigata: il gruppo di amici. 7. conserto: intrecciato al suo. 10. specchio subdolo: l insidiosa superficie gelata. PAROLA DI Subdolo «L apparenza inganna recita un adagio, e la parola subdolo ne è la dimostrazione. Essa deriva dal latino sub, sotto , e dolus, inganno . L imbroglio c è ma non si vede. Così subdolo si associa a un comportamento o a una persona che, per ottenere qualcosa, nasconde le sue vere intenzioni. sinonimo di ipocrita, infido o falso. Un luogo subdolo è pericoloso perché cela minacce non visibili. In medicina, una malattia subdola, non presentando sintomi evidenti, è difficile da diagnosticare. 11. in largo volo aperto: facendo larghi giri sul ghiaccio. 12. ebbri d immensità: esaltati dall immensità degli spazi liberi (dopo il fuggi fuggi). 377 IL Guido Gustavo Gozzano nasce nel 1883 a Torino, da famiglia borghese benestante. Iscritto alla facoltà di Giurisprudenza, non giunge a laurearsi: ai codici legali preferisce i romanzi, i libri di poesia, le serate a teatro o nei caffè, gli sport come il pattinaggio e il nuoto, che pratica nonostante la salute cagionevole. Scrive su varie riviste, anche fiabe per l infanzia, e dà alle stampe i primi versi, riuniti nella Via del rifugio (1907). Poco dopo gli viene diagnosticata la tisi, una grave malattia polmonare, che lo induce a trascorrere lunghi periodi in Liguria e sulle Alpi, nella speranza che il clima più salubre possa giovargli. Dopo aver pubblicato la raccolta poetica più importante, I colloqui (1911), parte in nave per un viaggio in India, dal quale nasce una serie di articoli usciti sul quotidiano La Stampa (1912) e poi raccolti postumi in Verso la cuna del mondo nel 1917. L anno precedente, infatti, Gozzano muore a Torino, a soli trentatré anni, vinto dalla malattia. CLASSICO DATA DI COMPOSIZIONE: 1911 Storie poetiche TRATTO DA: I colloqui METRO: sestine di endecasillabi rimate ABBAAB, con l eccezione della quinta strofa, rimata ABABBA

La luce del futuro - volume B
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Poesia e teatro