La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 7 Narrare in versi Le saghe medievali e i poemi cavallereschi In epoca medievale si diffondono in Francia poemi che si è soliti riunire in due cicli narrativi: il ciclo carolingio, costituito dalle canzoni di gesta , incentrate sulle imprese guerresche dei paladini del re Carlo Magno, capitanati da Orlando, contro i Mori, cioè i musulmani insediati in Spagna; e del ciclo bretone, ispirato ad antiche leggende celtiche, nel quale si narrano le avventure di re Artù e dei cavalieri della Tavola rotonda, fra battaglie e amori contrastati, come quello che lega la regina Ginevra al cavaliere Lancillotto. In Italia non maturano opere originali di questo tipo, ma in compenso all inizio del Trecento compare uno dei più straordinari capolavori in versi mai scritti: la Divina Commedia di Dante Alighieri (1265-1321), poema in terzine narrativo, didascalico, satirico e teologico al tempo stesso, che descrive con piglio realistico il viaggio dell io narrante nei regni celesti e le esperienze terrene delle anime incontrate nell Inferno, nel Purgatorio e nel Paradiso. Le vicende dei cicli carolingio e bretone vengono ripresi e modificati in epoca moderna dagli autori dei poemi cavallereschi , il più importante dei quali è Ludovico Ariosto (1474-1533) che nell Orlando furioso racconta l impazzimento amoroso del prode Orlando alla scoperta che l amata Angelica si è invaghita di un povero fante saraceno, Medoro. Dal Novecento a oggi Il racconto in versi è una forma che si rinnova e anzi accresce ulteriormente la propria vitalità nel Novecento. Una vocazione narrativa si coglie, per esempio, nei poemetti di Guido Gozzano (1883-1916), un poeta che rifiuta ogni magniloquenza e Horace Pippin, Victorian Interior, 1945. 374

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Poesia e teatro