La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 6 La poesia satirica e giocosa nel Cinquecento torna al modello oraziano, mettendo insieme una serie di lettere a parenti e amici nelle quali si interroga sulle piccole e grandi difficoltà della vita. Nel XVIII secolo le idee di giustizia sociale propugnate dall Illuminismo favoriscono il maturare di una satira rivolta agli ozi e ai privilegi ingiustificati dei quali godeva la nobiltà: il frutto più importante di quella stagione è Il Giorno, poema in endecasillabi sciolti di Giuseppe Parini (1729-1799) che descrive, ridicolizzandoli, i riti e i costumi della scioperata esistenza quotidiana di un rampollo dell aristocrazia. Gli stessi temi alimentano le satire di poeti romantici in dialetto, come il milanese Carlo Porta (1775-1821) e il romano Giuseppe Gioachino Belli (17911863). Il primo ritrae con arguzia le «damazze dell aristocrazia ambrosiana, gli ecclesiastici indegni della tonaca e le umiliazioni a cui deve sottostare il popolo; il secondo tempesta papi e cardinali, visti dalla prospettiva di un mordace plebeo. Un caso singolare, infine, è rappresentato dai Paralipomeni della Batracomiomachia, un poemetto in ottave composto da Giacomo Leopardi (1798-1837) a partire dal 1833. Il titolo significa continuazione della battaglia fra le rane e i topi , sulla quale verteva un poema greco antico, che il poeta aggiorna trasformandolo in un estrosa caricatura delle idee circolanti ai suoi tempi. Dall Unità a oggi LA CANZONE La parodia 346 All indomani dell Unità d Italia Giosue Carducci (1835-1907) nella raccolta Giambi ed epodi veste i panni del censore per sferzare la condotta dei politici mediocri e corrotti che hanno tradito gli ideali del Risorgimento: «Tutto che questo mondo falso adora / col verso audace lo schiaffeggerò , scrive nella prefazione. La tradizione della poesia satirica si mantiene ben viva per tutto il Novecento, coltivata anche da autori più noti come lirici. Eugenio Montale (1896-1981), per esempio, in Satura riprende il termine latino per contraddistinguere versi improntati a una visione amara e disincantata della società moderna. Viva è anche l antica arte dell epigramma, praticata da poeti come Pier Paolo Pasolini (1922-1975) e Franco Fortini (1917-1994), al quale si deve la poesia più breve della letteratura italiana, dedicata a un intellettuale con il quale non era in sintonia, Carlo Bo. Il testo consta di una sola sillaba: «No . D altro canto, la satira costituisce ancora oggi uno strumento assai efficace e per questo temuto per esprimere opinioni non convenzionali e controcorrente rispetto ai costumi individuali e sociali dominanti. Non è un caso che essa affiori non di rado tra i versi delle canzoni: basti pensare al successo del rap (un termine inglese dall etimologia controversa che si può tradurre, grosso modo, con l espressione parlare con tono deciso ), che si affermò a partire dalla seconda metà degli anni Settanta nelle comunità afroamericane e ispanoamericane di New York come una forma di protesta e di ribellione. Sviluppatosi anche in Europa con risultati non sempre felici, questo genere musicale annovera tuttavia anche in Italia artisti di notevole spessore e giovani di sicuro talento: tra questi, il torinese Willie Peyote (pseudonimo di Guglielmo Bruno, n. 1985) descrive con accenti amari la realtà di oggi, dominata dall omologazione e dal conformismo ( T6, p. 366). Altri sono, invece, gli intenti della parodia, ovvero della contraffazione di un opera (di qualsiasi genere: una poesia, un romanzo, ma anche un film o un fumetto) che viene riscritta in termini umoristici, per esempio abbassando il livello sociale

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro