La luce del futuro - volume B

Ma la guerra è un esperienza che non si può superare senza traumi: Nessuno tornerà più come prima (v. 12). Capossela affida la dimostrazione di questa affermazione a una scena che si è ripetuta nei territori sconvolti dalle recenti guerre, come quella in Iraq. Una jeep americana sta pattugliando il territorio; il deserto sembra tranquillo (v. 19) quando all improvviso esplode un ordigno che fa saltare in aria i soldati. Il nemico resta invisibile, la guerra non prevede combattimenti fra reparti militari ma agguati sanguinosi. Dei soldati morti resta soltanto una serie di oggetti, che scorrono in un elenco puntuale sigillato di nuovo dalle struggenti lettere d amore (v. 33). Soldati carnefici In questo caso i soldati sono vittime di una violenza cieca ed efferata, la stessa a cui ricorrono essi stessi, senza farsi troppe domande: Uccidere non è peccato se è regola e lavoro (v. 35). Ma come può la guerra diventare un lavoro come un altro, nel quale non si combatte per un ideale ma per lo stipendio? Basta spegnere il cervello e obbedire alle regole d ingaggio, per disumane che siano. A ciò fa riferimento la strofa successiva, che narra un altra situazione tipica: la sparatoria a un posto di blocco. Se un auto viene loro incontro, a una distanza di cinquanta metri i soldati hanno l ordine di sparare al motore, a venti metri di mirare al vetro, a dieci metri al guidatore, chiunque esso sia. Così finisce nel mirino tanta gente che con la guerra non ha nulla a che fare. La morte degli innocenti annerisce il cielo: Il cielo ora è più nero e non è fumo (v. 42). La guerra, per chi sopravvive e porta nella coscienza questi pesi insostenibili, continuerà per sempre. Nessuno tornerà più come era (v. 43), ma intanto il fiume continua a scorrere, la notte è placida, le rovine dell antica Babilonia neppure si accorgono della presenza di Piccoli soldati (vv. 48 e 49) venuti da lontano. LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Dietro il filo spinato. A chi appartengono gli occhi nascosti ovunque per terra (v. 14)? ANALIZZARE E INTERPRETARE 5. Piccoli e armati. Perché, a tuo giudizio, i soldati vengono definiti piccoli (v. 7)? 2. La fine della falsa tranquillità. Che cosa descrive la drammatica terza strofa? a Un bombardamento aereo. b Un assalto all arma bianca. c Un conflitto a fuoco. d Un veicolo che salta su una mina. 3. Non solo cose. Tra gli effetti (v. 28) lasciati dai soldati uccisi c è solo una cosa che non è un oggetto materiale: qual è? 4. Prima che il cielo diventi nero. Che cosa avviene dal v. 36 al v. 41? a Un agguato alla jeep dei soldati. b Un veicolo in arrivo a cui i soldati sparano. c Un convoglio di vetture attraverso il deserto. d Un veicolo che salta su una mina. PARLARE E SCRIVERE BENE 6. Coerenza e coesione. La sintassi della canzone è spesso ellittica. Trasforma la terza strofa (da Filo spinato, v. 13, a sangue versato, v. 26) in un breve testo narrativo, inserendo i verbi, le congiunzioni e tutto ciò che ritieni necessario a garantire coerenza e coesione testuale, ma senza tralasciare nessuno degli elementi presenti nel testo originale. SCRIVERE PER 7. ESPRIMERE LA PROPRIA OPINIONE In modo provocatorio l autore scrivere che Uccidere non è peccato se è regola e lavoro (v. 35). Che cosa intende dire? E qual è il tuo punto di vista in merito? Scrivi un testo di circa 25 righe. 299 LA Soldati vittime CANZONE Ne ammazza più la penna

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Poesia e teatro