La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 5 La poesia civile SPECCHI di CARTA Ci sono dei casi, nella vita, in cui il silenzio diventa un obbligo morale, per sottrarre la propria voce al coro che inneggia a qualcosa che sentiamo come ingiusto. ciò che accade sotto le dittature, quando il poeta sa che esprimere liberamente le proprie convinzioni potrebbe avere conseguenze nefaste. E tuttavia non si sente di concentrarsi solo sulle proprie vicende private, spolverando ricordi, mentre fuori il mondo va in fiamme. Meglio tacere, dunque. Ma qualcuno potrebbe scambiare il silenzio con colpevole indifferenza, o peggio con complicità. Quasimodo nega con forza questa ipotesi e denuncia in toni vibranti gli orrori ai quali ha assistito. una situazione che non ci riguarda? Fino a un certo punto. Guerra e violenza forse non ci hanno mai toccato personalmente, ma è sempre più difficile chiudere gli occhi di fronte al disagio che monta intorno a noi. Per fortuna viviamo in una società democratica e nessuno ci impedisce di scriverne o parlarne. Questo però induce a un ulteriore considerazione. Oggi criminali e terroristi sfruttano il fatto che un singolo colpo di coltello, sferrato a un ignaro passante, può garantire un eco mediatica planetaria, rimbalzando dai telegiornali alla rete con ossessiva insistenza. Che fare, di fronte a questa dinamica perversa? Certo non si può chiedere ai mass media di censurare le notizie. D altra parte è sempre più raro imbattersi nella cronaca di eventi positivi, che pure non mancherebbero. Alla gente non interessano, dicono i giornalisti. Ma è davvero così? GUIDA ALLA LETTURA 286 Un silenzio necessario La lunga domanda che occupa i primi sette versi somiglia alla prosecuzione di un dialogo con sé stesso, o alla risposta a qualcuno che abbia obiettato ai poeti il silenzio dinanzi alla barbarie della guerra. Non per convenienza o distacco è mancata la loro voce, ma per solidarietà, partecipazione al lutto, auspicio di un imminente fine del calvario. A giustificarsi dovrebbe essere piuttosto chi imperterrito ha continuato il suo mestiere, come se nulla fosse. Una poesia di svolta Alle fronde dei salici segna una svolta nel percorso poetico di Quasimodo, che non a caso la pone all inizio di Giorno dopo giorno. Molte poesie di questa raccolta affrontano direttamente il tema degli orrori bellici, forti di uno slancio corale ben visibile qui nella scelta di abbandonare l io per un noi collettivo. il popolo che, oppresso dall occupazione nazista (con il piede straniero sopra il cuore, v. 2), è costretto a tacere. In linea con i nuovi orientamenti culturali del dopoguerra, ai quali diede voce il movimento neorealista, il poeta siciliano adotta uno stile comunicativo, ma non abbandona del tutto la raffinata strumentazione retorica con la quale si era imposto all attenzione negli anni Trenta. Lo si nota per esempio nella sinestesia del v. 5 (urlo nero), come pure nell aggettivazione dell ultimo verso, in cui le cetre oscillano

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Poesia e teatro