La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 4 La poesia pensiero SPECCHI di CARTA Tra la fine degli anni Cinquanta e l inizio dei Sessanta, durante il cosiddetto boom economico , con il complessivo miglioramento dei servizi, il viaggio in treno diventa esperienza di massa. Per lavoro o per turismo, gli spostamenti degli italiani si fanno sempre più comuni e i treni si trasformano in luoghi di socializzazione. Passeggeri di provenienze varie, di differenti estrazioni e professioni, di diverse età si incontrano e stanno molte ore insieme creando così una comunità momentanea, basata su conversazioni e confidenze. Alla fine del viaggio, però, in un epoca in cui la tecnologia ancora non favorisce i rapporti a distanza, a chi scende si dà, quasi sempre, un addio definitivo. La poesia prende spunto, con una singolare mescolanza di garbo, ironia e tristezza, da questa ordinaria situazione: il banale commiato di un ossequioso viaggiatore che, giunto alla sua destinazione, è pronto per scendere, diventa, però, qualcosa di più complesso. Il lettore si chiede: dove è veramente arrivato? E a chi sta veramente dicendo addio? Non lo sappiamo noi né il personaggio ce lo dice: l unica certezza è l angoscia sottile e l inesprimibile inquietudine che si insinuano in noi e ci portano a riflettere sul significato simbolico di questo viaggio, così reale e, nello stesso tempo, così misterioso. GUIDA ALLA LETTURA 272 Un pezzo teatrale La poesia dà il titolo alla raccolta da cui è tratta che, oltre al Congedo, contiene altre prosopopee . Questo termine deriva dal greco e indica, in letteratura, la figura retorica della personificazione: si fa parlare, come se fosse presente, qualcuno che è morto o non è mai esistito, o qualcosa di astratto e inanimato. In effetti, in questo testo il discorso non viene pronunciato, come normalmente accade nella poesia lirica, da un soggetto che esprime e confessa direttamente il proprio sentire: l io lirico tradizionale è assente e abbiamo, al posto suo, una controfigura, un alter ego, una persona interposta tra chi scrive e chi legge. Il viaggiatore si presenta in tal modo alla stregua di un vero e proprio personaggio: come nella narrativa, o nel teatro, egli prende direttamente la parola e si rivolge al pubblico in un articolato monologo. Ma attenzione: siamo veramente noi l uditorio? Sono rivolti direttamente a noi lettori tutti i convenevoli e le cerimonie dell uomo che sta per scendere dal treno? Non lo possiamo veramente dire: all interno della finzione scenica, infatti, egli si rivolge agli astanti, i compagni di viaggio che, benché non parlino, si immaginano presenti. Abbiamo, infatti, un dottore (v. 68), una ragazzina (v. 70), un soldato (militare, v. 75), un prete (sacerdote, v. 79), con i quali il personaggio rievoca i momenti positivi e negativi del percorso effettuato insieme. Una moderna allegoria La poesia può essere letta secondo il suo senso letterale: il treno è veramente un treno, il disco (v. 28) della stazione è effettivamente il segnale di fermata, la valigia è il reale bagaglio del viaggiatore e nello scompartimento si trova un certo numero di passeggeri, benché tutti anonimi. Tuttavia c è molto che non torna: perché, per esempio, il viaggiatore dovrebbe sprecare tante parole, per di più così emotivamente enfatiche, in una situazione tanto ordinaria? Com è possibile che egli non sappia dove sta andando né conosca l orario dell arrivo? La costernazione (v. 31) che avverte nel salutare i compagni è dovuta solo alla sua gentilezza un po affettata o manifesta un inquietudine più grave? Insomma, un atmosfera di grande indeterminatezza avvolge come il nebbione (v. 26) fuori dai finestrini questo enigmatico viaggio. naturale dunque che, fin dai primi versi, abbiamo come l impressione di essere di fronte a qualcosa di simbolico. Siamo, infatti, al cospetto di una lunga allegoria, il parlar figurato che, come dice l etimologia greca, indica una cosa e ne significa un altra. Il viaggio, come spesso accade in letteratura, va inteso come metafora della vita e la sua conclusione allude

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro