T8 Alba (da Il passaggio d’Enea)

I generi UNIT 4 La poesia pensiero Alba T8 TRATTO DA Il passaggio d Enea, 1956 METRO sonetto di endecasillabi, senza divisione in strofe e con irregolarità nelle rime In una mattina d inverno, un uomo aspetta la donna amata tra i fumi e i rumori di un gelido bar. L attesa si protrae, carica di tensione. Vedremo finalmente la coppia riunirsi? Audio LETTURA Amore mio, nei vapori d un bar all alba, amore mio che inverno lungo e che brivido attenderti! Qua dove il marmo nel sangue è gelo, e sa 5 di rifresco anche l occhio, ora nell ermo rumore oltre la brina io quale tram odo, che apre e richiude in eterno le deserte sue porte? Amore, io ho fermo il polso: e se il bicchiere entro il fragore 10 sottile ha un tremitìo tra i denti, è forse di tali ruote un eco. Ma tu, amore, non dirmi, ora che in vece tua già il sole sgorga, non dirmi che da quelle porte qui, col tuo passo, già attendo la morte. Giorgio Caproni, Poesie 1932-1986, Garzanti, Milano 1995 5. rifresco: dal genovese refrescùmme , che indica l odore delle stoviglie mal lavate. ermo: PAROLA DI Eco Non di rado gli antichi personificavano i fenomeni fisici trasformandoli in divinità. Si narra che la ninfa Eco, per distrarre Giunone dai tradimenti di Giove, la riempisse di chiacchiere; così fu punita dalla dea che le impedì di parlare per prima, costringendola a ripetere ciò che udiva dagli altri. Si dice anche che Eco si consumò d amore per l indifferente Narciso a tal punto che di lei rimase solo la voce. La parola eco (femminile al singolare, maschile al plurale echi) deriva, attraverso il latino, da un verbo greco che significa risuonare . Quando un suono si riflette contro un ostacolo si produce l eco che, con uso figurato, può essere la risonanza di una notizia o un ricordo sbiadito di qualcosa. solitario, isolato. Di solito si usa per i luoghi. 10. tremitìo: tremito. Edward Hopper, studio per I nottambuli, 1942. 260

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro