T4 EUGENIO MONTALE, Spesso il male di vivere ho incontrato

EUGENIO MONTALE Spesso il male di vivere ho incontrato T4 TRATTO DA Ossi di seppia, 1925 METRO due quartine di endecasillabi, tranne il doppio settenario al v. 8. Lo schema delle rime è ABBA CDDA Audio LETTURA u L autore Unità 3, T4, p. 183 Attraverso una serie di immagini concrete Montale rappresenta la condizione di dolore che non risparmia né le cose né gli esseri viventi: solo un imperturbabile distacco può consentire di fronteggiarla. Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l incartocciarsi della foglia 4 riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza 8 del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. Eugenio Montale, Ossi di seppia, a cura di P. Cataldi e F. d Amely, Mondadori, Milano 2003 PAROLA DI Prodigio Il prodigio è un evento straordinario, apparentemente privo di una spiegazione razionale, che può essere interpretato come segnale della volontà divina. Nell uso comune, prodigio è ciò che suscita ammirazione e stupore perché sorprendente, come per esempio i prodigi della scienza. Un prodigio è anche una persona che possiede doti straordinarie: Federica è un prodigio di intelligenza e di bontà. Con l espressione bambino o bambina prodigio ci si riferisce a fanciulli che, rispetto alla loro età, possiedono elevate capacità cognitive o eccezionale talento. 2. rivo strozzato: ruscello che viene impedito nel suo scorrere, a causa di un restringimento o di un ostacolo. 3. incartocciarsi: accartocciarsi; la foglia 244 secca si contrae, rimpicciolisce e si deforma. 4. riarsa: arida. stramazzato: crollato al suolo. 5-6. Bene... Indifferenza: non conobbi altro bene, all infuori del miracolo che la divina Indifferenza rivela (il che relativo ha valore di complemento oggetto). 8. meriggio: pomeriggio. alto levato: che vola alto nel cielo.

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro