La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 4 La poesia pensiero Vagar mi fai co miei pensier su l orme che vanno al nulla eterno; e intanto fugge 11 questo reo tempo, e van con lui le torme CLASSICO delle cure onde meco egli si strugge; e mentre io guardo la tua pace, dorme 14 quello spirto guerrier ch entro mi rugge. IL Ugo Foscolo, Opere, a cura di F. Gavazzeni, Ricciardi, Milano-Napoli 1974 9. co miei pensier: con i miei pensieri. 9-10. su l orme... eterno: sui passi (su l orme) che conducono alla morte (al nulla eterno). 11. reo tempo: tempo colpevole e crudele, poiché distrugge ogni cosa e affligge l umanità con tormenti e avversità. 11-12. e van... strugge: e con lui fuggono le schiere (torme) delle preoccupazioni (delle PAROLA DI Si strugge alla lettera significa si disfa, si consuma, come la cera alla fiamma della candela, il burro nel tegame o la neve al sole. Si usa spesso metaforicamente per indicare una passione, un desiderio, un ansia che ci tormenta. cure) per cui egli (il reo tempo) si consuma insieme a me (meco egli si strugge). 13-14. dorme... mi rugge: si placa quello spirito combattivo che ruggisce dentro di me. SPECCHI di CARTA L esperienza descritta da Foscolo in termini aulici non è riservata a pochi, straordinari eletti, in grado di provare ciò che gli altri non provano o di affrontare la paura della morte. Tutti possiamo, invece, tentare di ascoltare le voci del paesaggio, o riflettere sull inevitabile spegnersi di tutte le cose. Un tramonto contemplato da una scogliera, ma anche il sole morente che indora i palazzi, nello squallore di una periferia... La fine di una giornata di studio o di lavoro, le strade che si svuotano dal traffico, gli animali che tornano nelle loro tane. Ciò che viviamo in piccolo è immagine di un tramonto cosmico e totale? forse lo stesso universo a correre, inesorabilmente, verso una notte muta ed eterna, sopraggiunta dopo lo svanire dell ultima, invisibile particella di luce? Può essere. Tuttavia, il problema più assillante sta altrove: trovare il modo di placare, almeno per poco, il demone che anche l uomo o la donna più mite sente ruggire in fondo al cuore. GUIDA ALLA LETTURA La sera e la morte 234 Chiamando in causa la sera come se fosse sua diretta interlocutrice, il poeta afferma di bramare intensamente il momento del tramonto che, avvolgendo con le tenebre la Terra, sembra prefigurare la calma rasserenante della morte. Sia d estate, con il bel tempo, sia d inverno, quando il cielo scuro minaccia tempesta, il sopraggiungere della sera ha un potente effetto sull interiorità del poeta, che lo attende e lo invoca come una promessa di pace.

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro