La luce del futuro - volume B

I generi UNIT 2 La poesia dei luoghi 40 Ascolta. Risponde al pianto il canto delle cicale che il pianto australe non impaura, 45 né il ciel cinerino. E il pino ha un suono, e il mirto altro suono, e il ginepro altro ancòra, stromenti 50 diversi sotto innumerevoli dita. E immersi noi siam nello spirto silvestre, 55 d arborea vita viventi; e il tuo vòlto ebro è molle di pioggia come una foglia, e le tue chiome 60 auliscono come le chiare ginestre, o creatura terrestre che hai nome Ermione. 65 70 Ascolta, ascolta. L accordo delle aeree cicale a poco a poco più sordo si fa sotto il pianto che cresce; ma un canto vi si mesce più roco che di laggiù sale, dall umida ombra remota. 41. pianto: il pianto del cielo, cioè la pioggia. 41-45. il canto... cinerino: le cicale non sono impaurite né dalla pioggia, portata dal vento del Sud (l austro), né dal cielo grigio, color cenere. 49-51. stromenti... dita: ogni pianta è come uno strumento che produce una nota diversa al tocco delle innumerevoli gocce della pioggia, paragonate alle dita di un suonatore. 53-55. nello spirto... viventi: nell atmosfera 122 del bosco, partecipi della sua vita. 56. ebro: inebriato. 57. molle: bagnato. 60. auliscono: profumano. 62. creatura terrestre: Ermione è assimilata a una pianta nata dalla terra. D Annunzio usa lo stesso verbo aulere che aveva utilizzato al v. 19 per descrivere un altro elemento naturale, le bacche. 65-66. L accordo delle aeree cicale: la sinfonia delle cicale che stanno sui rami alti. 68. più sordo: smorzato. 71-72. un canto... più roco: il canto delle rane, come detto più avanti. 74. umida ombra remota: lontana, umida oscurità.

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro