T2 ANALISI PASSO PASSO - GIACOMO LEOPARDI, La sera del dì

Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798. Il padre, il conte Monaldo, è un uomo colto di idee reazionarie, mentre la madre è fredda e autoritaria. L istruzione del giovane viene affidata a un precettore religioso, ma già dal 1812 Leopardi comincia un percorso da autodidatta, lanciandosi in uno «studio matto e disperatissimo che gli conferisce una smisurata cultura, a prezzo, tuttavia, di pesanti ripercussioni sulla salute. In questi anni avvia una ricca produzione letteraria e, intorno al 1819, in seguito a una crisi depressiva e a un tentativo fallito di fuggire da Recanati, sviluppa una matura consapevolezza esistenziale, che si traduce nella composizione di capolavori poetici come L infinito. Nel 1822 lascia per la prima volta il borgo natale e soggiorna a Roma, da cui però rimane deluso. Nel 1830 si stabilisce a Firenze dove trascorre il periodo più felice. Nel 1831 escono i Canti, raccolta della sua produzione poetica. Tra i capolavori vanno però ricordati anche le Operette morali (1824), una serie di testi in prosa di argomento filosofico, e lo Zibaldone, raccolta di appunti che documentano lo sviluppo del suo pensiero. Nel 1833 Leopardi si trasferisce a Napoli, dove muore nel 1837. GIACOMO LEOPARDI La sera del dì di festa T2 DATA DI COMPOSIZIONE 1820 TRATTO DA Canti, 1831 METRO endecasillabi sciolti ANALISI PASSO PASSO Un giovane, dalla finestra della sua stanza, contempla il paesaggio illuminato dalla luna nella serena notte dopo un giorno di festa. Tutto è immobile e il silenzio regna sulle cose, ma nel suo cuore si agita un inquietudine profonda, che lo tiene sveglio. Audio LETTURA Dolce e chiara è la notte e senza vento, e queta sovra i tetti e in mezzo agli orti posa la luna, e di lontan rivela serena ogni montagna. O donna mia, 5 già tace ogni sentiero, e pei balconi rara traluce la notturna lampa: tu dormi, che t accolse agevol sonno nelle tue chete stanze; e non ti morde cura nessuna; e già non sai né pensi 10 quanta piaga m apristi in mezzo al petto. Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno appare in vista, a salutar m affaccio, e l antica natura onnipossente, 2. queta: quieta. orti: giardini. 3. posa: lascia cadere la sua luce. 5. pei balconi: dai balconi. 6. rara traluce... lampa: risplende fioca la lampada accesa per la notte. 116 7. agevol: agevole, facile. Significa che la donna si è addormentata facilmente e dorme serena. 8-9. non ti morde cura nessuna: nessuna preoccupazione ti tormenta. 10. quanta piaga... petto: che grande ferita mi hai aperto in mezzo al petto, nel cuore. 11-12. che sì benigno... vista: che appare a chi lo guarda così propizio. 13. onnipossente: onnipotente, che può tutto.

La luce del futuro - volume B
La luce del futuro - volume B
Poesia e teatro