Tempo, spazio, storia - volume 2

CAPITOLO 27 L EUROPA DEL FEUDALESIMO Ratifica: atto con cui viene approvato e convalidato un accordo provvisorio preso in precedenza. Il papato, in quel periodo, era caratterizzato da una vasta corruzione e, per la sua intrinseca debolezza, risultava incapace di opporsi alle trame degli aristocratici. Così, subito dopo l incoronazione di Ottone I, papa Giovanni XII, coinvolto negli intrighi, fu deposto dal soglio pontificio. In questo contesto emerse con chiarezza come l autorità dell imperatore fosse notevolmente superiore a quella del papa. Attraverso una disposizione emanata nel 962, denominata privilegium Othonis (cioè privilegio di Ottone ), l imperatore confermò il potere temporale del papa sullo Stato della Chiesa riconoscendone i domini, ma stabilì anche una norma che rendeva evidenti i nuovi rapporti di forza tra Chiesa e impero: l elezione del pontefice, pur restando di competenza ecclesiastica, doveva necessariamente essere ratificata dall imperatore. In questo modo, con il pretesto di eliminare la corruzione, Ottone I impose di fatto il controllo imperiale sul papato. L impero di Ottone II Dopo la nomina imperiale, l influenza politica di Ottone I si estese anche all Italia: egli intraprese una campagna di espansione territoriale a danno dei possedimenti bizantini, che avevano avviato la riconquista dei domini sottratti loro dagli Arabi nell Italia meridionale. Il conflitto con l impero d Oriente si compose provvisoriamente solo in seguito al matrimonio dell erede diretto di Ottone con la figlia dell imperatore di Bisanzio. Alla morte del padre, nel 973, Ottone II ereditò il titolo imperiale e fu subito impegnato a contrastare le tendenze autonomistiche dei feudatari tedeschi e dell aristocrazia romana, che speravano di riconquistare l indipendenza limitata dal potere del sovrano sassone. Per indirizzare le tensioni interne verso un nemico comune, oltre che per conquistare nuove terre necessarie a garantirsi la fedeltà dei feudatari, Ottone II riprese le ostilità contro i Bizantini e iniziò una nuova campagna di espansione territoriale nell Italia meridionale. Nel 982, tuttavia, subì una dura sconfitta a Stilo, in Calabria, da parte dei Saraceni. La restaurazione dell impero Sotto l impero di Ottone III (983-1002), che succedette al padre, riprese vigore l ideale carolingio della renovatio imperii la restaurazione dell impero romano e cristiano e la teoria della translatio imperii, ossia il trasferimento del potere imperiale , per volontà divina, dai Romani ai Bizantini, da questi ai Franchi per giungere, infine, ai Sassoni. L ideale della restaurazione dell impero romano aveva lo scopo di legittimare un potere indebolito dalla crescente opposizione dell aristocrazia feudale. Il tentativo di Ottone III fallì infatti a causa della decisa intransigenza della nobiltà romana, che riuscì a privare l imperatore del sostegno delle autorità ecclesiastiche. Alla sua morte, il regno di Germania passò nelle mani di Enrico II di Baviera, legato agli Ottoni da vincoli di parentela, e poi, nel 1024, al suo successore Corrado II di Franconia, detto il Salico. L autorità di questi sovrani continuò tuttavia a essere indebolita dalle rivendicazioni autonomistiche della nobiltà feudale tedesca, che riuscì a riaffermare la propria indipendenza politica. Proprio sotto Corrado II, come abbiamo visto, fu tra l altro emanata la Constitutio de feudis con la quale venne riconosciuta l ereditarietà di tutti i feudi. L incoronazione di Ottone III. 416

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Da Roma imperiale all'anno Mille