L Unione europea La bandiera dell Unione europea. Le tappe dell unificazione monetaria STUDIO SULLA CARTA p. 392 Moneta da 1 euro. Con i trattati di Roma del 1957 i sei Stati della Ceca diedero poi vita alla Cee (Comunità economica europea), che prevedeva l istituzione di un unione doganale, cioè l abolizione di tutte le tasse che gravavano sull importazione e l esportazione delle merci da un Paese membro all altro. Si trattava di un importante passo avanti verso l integrazione economica delle nazioni europee, che avrebbe favorito la libera circolazione delle merci e dunque lo sviluppo economico degli Stati appartenenti alla Comunità. Contemporaneamente fu fondato l Euratom (la Comunità europea dell energia atomica), per coordinare la ricerca nel settore dell energia nucleare. Nel 1967 Ceca, Cee ed Euratom si riunirono in un organismo chiamato semplicemente Comunità europea. La Comunità europea raggiunse ottimi risultati nel campo della cooperazione economica e si allargò progressivamente: nel 1973 vi aderirono la Gran Bretagna, l Irlanda e la Danimarca, seguite dalla Grecia (1981) e da Spagna e Portogallo (1986). Un passo importante verso l integrazione politica si ebbe nel 1979, quando per la prima volta i cittadini degli Stati aderenti elessero i loro rappresentanti al Parlamento europeo. Nel 1986 la Comunità europea cominciò a usare la bandiera europea con dodici stelle gialle in campo blu che è ancora oggi lo stemma dell Ue. Dal 1° gennaio 1993, la Cee mutò la propria denominazione in Unione europea (Ue), in accordo con il trattato di Maastricht (Paesi Bassi) firmato l anno precedente. Fin dal 1990, con la firma del trattato di Schengen (Lussemburgo), era stata raggiunta la cooperazione economica, con la libera circolazione delle merci, delle persone, dei capitali finanziari e dei servizi; l organismo comunitario europeo era dunque sempre più indirizzato all unificazione amministrativa, politica e sociale degli Stati aderenti, cioè alla definizione di un Europa dei cittadini, e non più solo dei mercati economici. Da allora molti altri Stati europei hanno aderito all Ue: nel 1995 sono entrate Austria, Svezia e Finlandia; nel 2004 si sono aggiunti Malta, Cipro e 8 Paesi precedentemente appartenenti al blocco comunista: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Altri ingressi si sono avuti nel 2007, con l adesione di Bulgaria e Romania, e nel 2013, con l ingresso della Croazia. Nel 2020, tuttavia, il Regno Unito ha costituito il primo caso di un Paese membro che ha deciso, a seguito di un referendum popolare, di uscire dall Unione Europea. Il trattato di Maastricht del 1992 prevedeva anche l unione monetaria degli Stati aderenti, con l adozione di una moneta comune, l euro, che entrò in vigore il 1° gennaio 1999 per le transazioni finanziarie e il 1° gennaio 2002 per gli scambi con monete e banconote. Le forti differenze tra le economie dei Paesi dell Ue, soprattutto tra quelli di recente adesione e quelli dell Europa centroccidentale, hanno fatto sì che l euro non venisse adottato subito da tutti gli Stati membri. Per entrare a far parte dell Eurozona, come è chiamato il gruppo dei Paesi che usano l euro, è infatti necessario attuare politiche rigorose per assicurare la stabilità economica del proprio Paese. Attualmente la moneta unica è adottata solo in 19 dei 27 Paesi comunitari. Ai Paesi che non hanno ancora adottato l euro perché le loro economie non sono giudicate sufficientemente solide si aggiungono poi gli Stati, come la Danimarca, che hanno scelto di non adottarlo ancora per timore che esso possa essere controproducente per le loro economie. Un altro passaggio previsto dal trattato di Maastricht era l istituzione della Banca centrale europea (Bce), entrata in funzione nel 1999, che si occupa di gestire l emissione della moneta unica. 391
Tempo, spazio, storia - volume 2
Da Roma imperiale all'anno Mille