Tempo, spazio, storia - volume 2

L Oceania Oceania: dalle origini a oggi Popolazione aborigena australiana. Abitate da popolazioni aborigene sin dall epoca preistorica, Australia e Nuova Zelanda furono oggetto delle prime spedizioni esplorative da parte degli Europei nel XVII secolo. I primi ad arrivare furono gli Olandesi, a inizio Seicento: Abel Tasman esplorò, tra il 1635 e il 1645, gran parte della costa meridionale dell Australia e l isola che da lui prese il nome di Tasmania. In Nuova Zelanda, l accoglienza riservata dalle locali popolazioni maori fu invece talmente aggressiva da sconsigliare per vari decenni nuove avventure europee. Verso la fine del Settecento la Gran Bretagna iniziò a utilizzare il territorio dell Australia in due modi: come colonia penale, in cui venivano inviati i condannati all ergastolo o comunque i prigionieri giudicati particolarmente pericolosi, e come luogo da cui estrarre risorse di vario tipo. Le tensioni con gli Aborigeni e quelle crescenti tra i governatori inviati da Londra e gli abitanti locali resero a lungo difficile il governo della colonia. Solo dopo la fine delle guerre napoleoniche cominciarono a giungere i primi uomini liberi in Australia, generando da subito tensioni con gli ex detenuti, che reclamavano parità di diritti. Nel corso dell Ottocento, il dominio inglese si estese anche alla costa occidentale e all isola di Tasmania, e poi nelle zone interne del continente e al sud, in seguito alle missioni di diversi esploratori. La crescita della popolazione, delle infrastrutture e delle attività economiche attrasse un numero crescente di immigrati dalla madrepatria, dando vita a una società nettamente divisa tra gli abitanti dei grandi centri urbani e i gruppi di allevatori e agricoltori dominanti nel resto del continente. Il Regno Unito acconsentì alla nascita di una federazione indipendente australiana a partire dal 1901. Per la storia della Nuova Zelanda è invece fondamentale il trattato di Waitangi del 1840, con il quale i capi maori riconobbero la sovranità britannica in cambio del riconoscimento del possesso dei territori tradizionalmente appartenenti a loro. Tale trattato non impedì però che, negli anni Sessanta e Settanta dell Ottocento, si combattessero le cosiddette guerre maori , che videro i nativi perdere gran parte delle loro terre. La Nuova Zelanda si staccò ben presto dal Regno Unito sul piano politico e istituzionale e nel 1854 si insediò il primo Parlamento neozelandese. Nel 1893 fu il primo Paese al mondo a riconoscere il diritto di voto alle donne, seguito dall Australia nel 1902. Dal Novecento a oggi, Australia e Nuova Zelanda si sono guadagnate la fama di terre incontaminate e selvagge, paradisi naturali dal tenore di vita molto alto, contraddistinti da stabilità politica e benessere economico, dove l immigrazione è però da tempo rigidamente regolamentata e limitata, per impedire un eccessivo afflusso di immigrati. Lingue e religioni in Oceania L inglese è la lingua ufficiale dell intero continente, usato assieme alle lingue cosiddette oceaniche, parlate da circa 2 milioni di persone. Le lingue oceaniche si distinguono in tre gruppi: la famiglia delle lingue austronesiane, che comprende il malese (Indonesia), il tagalog (isole Filippine), il figiano (isole Figi) e le lingue polinesiane come il maori e l hawaiano; le lingue aborigene australiane, parlate da piccoli gruppi etnici sparsi nell area centrale e sudorientale del continente; le lingue papuane della Nuova Guinea e delle isole vicine. Il cattolicesimo è la religione più diffusa, seguita dall anglicanesimo: entrambe le fedi si sono innestate e diffuse nella popolazione a seguito della colonizzazione. Sono invece di più recente diffusione il buddismo e l islam. GUIDA ALLO STUDIO Come è distribuita la popolazione in Oceania? Quali sono le città più popolose? In che modo fu utilizzata l Australia dagli Inglesi nel Settecento e nell Ottocento? Quali sono le lingue e le religioni più diffuse? 347

Tempo, spazio, storia - volume 2
Tempo, spazio, storia - volume 2
Da Roma imperiale all'anno Mille