POPOLI E LINGUE - La lingua araba

LEZIONE 22.2 Maomettoe la nascita dell islam POPOLI E LINGUE La lingua araba Tra Nord Africa, penisola arabica e Medio Oriente si concentra la maggior parte dei parlanti arabi: 22 Stati di queste regioni, uniti nella Lega araba, impiegano l arabo come lingua ufficiale. Non appartengono alla Lega, ma impiegano ugualmente la lingua araba, Ciad, Sahara occidentale e Tanzania, Eritrea e Israele. L arabo, comparso per la prima volta nell Arabia nordoccidentale nell età del ferro, è una lingua semitica che, tuttavia, non ha carattere unitario. Esistono infatti tre forme di arabo. La prima è l arabo classico, presente nel Corano e considerato un modello letterario inarrivabile. La seconda forma è l arabo standard, o moderno, largamente diffuso nel mondo arabo: è la lingua dei media e della comunicazione formale e scritta, delle istituzioni e della scuola. La terza forma linguistica, invece, comprende una pluralità di dialetti, molto differenti tra loro, utilizzati perlopiù oralmente: è la lingua d uso, di impiego quotidiano. L insieme dei dialetti arabi può essere raggruppato, a sua volta, in tre macro-aree: l area magrebina comprende i dialetti tunisino, marocchino e algerino; l area egiziana comprende i dialetti libico ed egiziano; l area siro-libanese i dialetti palestinese, giordano, libanese e siriano. La scrittura araba è alfabetica: concepisce l impiego di 28 consonanti, in aggiunta a grafemi caratteristici, e 3 vocali: a, u, i. Essa viene scritta e letta solo da destra verso sinistra. Per quanto riguarda la pronuncia, in particolare, la produzione delle consonanti impone ai parlanti arabi di articolare le parole coinvolgendo tutti distretti dell apparato fonatorio, compresa la gola. Dal punto di vista sintattico, l arabo è una lingua tipolo- Maometto e la rivelazione di Allah Parabola: breve racconto che, attraverso similitudini con la vita quotidiana, spiega concetti religiosi complessi e trasmette degli insegnamenti. gicamente considerata VSO (verbo soggetto oggetto), in cui l aggettivo segue tassativamente il nome. La lingua araba concepisce, come il greco antico, tre numeri: singolare, plurale e duale, impiegato in presenza di due soggetti; ma alcune varianti prevedono anche il numero paucale, quando il soggetto è rappresentato da pochi elementi. Una pagina miniata del Corano risalente al XII secolo. Alla Mecca, intorno al 570, nacque Maometto (in arabo Muhammad, il lodato ). Figlio di un modesto mercante, Maometto rimase orfano in giovane età e fu cresciuto da uno zio. In seguito entrò al servizio della vedova di un ricco mercante, Kadigia, in qualità di amministratore dei suoi beni, e dopo qualche tempo i due si sposarono. Maometto visse gli anni della sua giovinezza in un clima culturale aperto e di grande fermento, influenzato dai contatti con i mercanti di origine straniera che frequentavano La Mecca. In questo modo egli entrò in relazione con i membri delle comunità ebraiche e cristiane che transitavano soli o in gruppo lungo le vie carovaniere. Ebbe così modo di conoscere le tradizioni delle religioni monoteistiche diffuse nel Vicino Oriente, che influirono sui contenuti della sua successiva predicazione. La formazione culturale di Maometto, oltre che dalle narrazioni bibliche e dalle parabole dei Vangeli, venne influenzata anche dai racconti fantastici dei lunghi viaggi compiuti dai mercanti provenienti dall Estremo Oriente e dall entroterra africano, che egli aveva potuto confrontare con le tradizioni culturali e i culti pagani dei beduini arabi. Tutti questi influssi sarebbero confluiti nella predicazione della nuova religione, cui Maometto poté dedicarsi interamente anche grazie alle risorse finanziarie di cui disponeva. 245

Tempo, spazio, storia - volume 2
Tempo, spazio, storia - volume 2
Da Roma imperiale all'anno Mille