CAPITOLO 21 COSTANTINOPOLI TRA CRISI ED ET DELL ORO musulmana l argomento secondo il quale i cristiani erano dediti all idolatria. La religione islamica vietava infatti ogni raffigurazione realistica della divinità e non prevedeva il culto dei santi. In secondo luogo, il divieto del culto delle immagini aveva lo scopo di ridurre l influenza che gli ordini monastici avevano nella società e presso le masse popolari. Sotto questo aspetto, i motivi economici del provvedimento non erano irrilevanti: il commercio delle icone aveva procurato ai monasteri enormi ricchezze, di cui le gerarchie militari intendevano impossessarsi allo scopo di finanziare l esercito. Il divieto del culto delle immagini provocò violenti scontri tra la popolazione e all interno delle comunità religiose, che si trasformarono ben presto in una guerra civile protrattasi per oltre un secolo. I Bizantini cercarono di imporre l iconoclastìa anche in Occidente, attraverso le decisioni del concilio di Costantinopoli del 754, al quale però non parteciparono i rappresentanti della Chiesa di Roma. L atteggiamento di ingerenza nelle dispute teologiche dimostrato dall imperatore d Oriente aveva infatti provocato l opposizione del papato e l allontanamento della Chiesa orientale da quella occidentale. Nel 787 il concilio di Nicea condannò la dottrina dell iconoclastìa; ciò nonostante, tra l 814 e l 842 i conflitti religiosi ripresero. I contrasti terminarono soltanto nell 843, con un editto dell imperatrice Teodora II che ripristinò il culto delle immagini sacre e sancì il ritorno alla dottrina del cristianesimo ortodosso. Nicea Alcuni miti raccontano che Nicea fosse stata edificata da Dioniso, altri da Ercole. La città, oggi situata in Turchia, in realtà fu fondata nel 316 a.C. nel territorio della Bitinia, in Asia Minore, da Antigono Monofltalmo, uno dei generali dell esercito di Alessandro Magno, con il nome di Antigonea. Nel 301 a.C. il sovrano macedone Lisimaco ne ampliò il perimetro e la intitolò alla prima moglie, dandole il nome di Nicea. Conquistata dai Romani, sia l imperatore Claudio, sia Plinio il Giovane, come governatore della provincia di Bitinia e Ponto, si prodigarono per abbellirla. Intorno al 123 d.C., l imperatore Adriano promosse la costruzione di fortificazioni, completate dopo l invasione dei Goti, nel 253. Costantino la elesse come sede del I concilio ecumenico che, nel 325, stabilì una prima formulazione e CIVI CA IL LUOGO cazion Immagini dalla storia p. 230 La fine dell età dell iconoclastìa segnò un punto di svolta per l impero bizantino che, sotto l imperatore Michele III (840-867) e i suoi successori, conobbe una fase di grande rinascita economica e politica. Il periodo compreso tra il IX e il X secolo è stato definito dagli storici l età d oro dell impero d Oriente. In quest epoca, infatti, i Bizantini tornarono protagonisti nel qua- Edu Verso l età d oro dell attuale Credo della liturgia cattolica. Abbattuta dal terremoto del 368, Nicea fu ricostruita dall imperatore romano Flavio Giulio Valente. Gli imperatori successivi la tennero in gran considerazione, al punto che fu la seconda città dell impero romano d Oriente, dopo la capitale Costantinopoli, da cui distava solo un centinaio di chilometri. Nel 787, Nicea ospitò il VII concilio ecumenico: nel consesso si pose fine alla furia dell iconoclastìa, ripristinando il rispetto per le immagini sacre. Nel 1204, al termine della quarta crociata, la città divenne capitale dell impero di Nicea. Nel 1261, Michele VIII Paleologo ripristinò la precedente capitale, con il nome di Bisanzio, e ridiede vita all impero bizantino. Dal 1328 la città entrò nell orbita dell impero ottomano e acquisì il nome di Iznik. FINO A NOI L odierna Iznik conta poco più di 20 000 abitanti ed è parte della provincia di Bursa, in Turchia. Ben poco rimane dell antica Nicea, di epoca romana e bizantina: alcune porzioni del teatro, poche tombe e la necropoli. All epoca ottomana risalgono invece la cinta muraria che circonda la città, con la porta di Yenisehir a sud e la porta di Istanbul a nord, e la moschea verde, risalente al 1492. Rimangono solo le rovine della chiesa di Santa Sofia in cui si tenne il concilio del 787, trasformata in moschea dopo la conquista ottomana e distrutta da un atto vandalico nel 1920. 226
Tempo, spazio, storia - volume 2
Da Roma imperiale all'anno Mille