La società delle antiche città sumere si basava su una stretta relazione tra il re-sacerdote, guida della comunità, e i membri delle diverse classi sociali che la componevano. Possiamo approfondirne la conoscenza analizzando un manufatto artigianale risalente al III millennio a.C., denominato stendardo di Ur, dal nome dell’antica città mesopotamica in cui fu ritrovato nel 1927-28, e oggi conservato presso il British Museum di Londra.
Lo stendardo è formato da pannelli di legno con intarsi di conchiglie e di pietre preziose (i lapislazzuli, di colore azzurro). La sua funzione è ancora oggetto di speculazione; c’è persino chi ha ipotizzato si possa trattare della cassa di risonanza di uno strumento musicale. Fu ritrovato in una delle tombe reali della città sumera e faceva parte del corredo funebre di un re-sacerdote. Presenta due facce: in una sono raffigurate scene di guerra, nell’altra una serie di attività svolte in tempo di pace (forse proprio i festeggiamenti seguiti alla vittoria militare celebrata sul lato opposto). Osservando le immagini e leggendo le didascalie corrispondenti, possiamo riconoscere a quali classi sociali appartenevano i personaggi raffigurati, impegnati in diverse attività.