Fase 3
(tempo: 40 minuti) All’interno di ogni gruppo si riflette sulle questioni emerse nei dibattiti dell’Assemblea Costituente e si imposta una discussione per rispondere in modo condiviso alle domande assegnate. Una persona per gruppo, il verbalizzante, redige il verbale della discussione.
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a. L’onorevole Calamandrei associa il diritto al lavoro al diritto all’istruzione e al diritto alla salute. Ritenete che oggi nel nostro Paese questi tre diritti siano tutelati? Motivate la vostra risposta.
b. Nel testo dell’articolo 1 si afferma che il lavoro è il fondamento della nostra Repubblica. Ci sono, secondo voi, altri elementi che dovrebbero costituire un caposaldo dello Stato?
c. Anche la sicurezza sul posto di lavoro è un diritto fondamentale. Nonostante le leggi che lo tutelano, ogni anno in Italia centinaia di persone perdono la vita durante lo svolgimento della propria professione. Che cosa può fare secondo voi lo Stato per contribuire ulteriormente a porre fine a questo tragico fenomeno?
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a. A vostro parere oggi la parità di fatto è stata raggiunta in tutti i campi?
b. Sapete che cos’è il gender gap? È il divario di genere tra uomini e donne nella partecipazione alla vita politica, economica e sociale del Paese. In quali campi secondo voi questo divario è più pronunciato? Che cosa si potrebbe fare per risolverlo?
c. L’articolo 3 riconosce l’uguaglianza senza discriminazioni di razza, di sesso, di lingua, di religione, di opinioni politiche e di condizioni personali e sociali. A vostro avviso manca qualche categoria che invece rischia di essere discriminata?
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a. Esistono oggi mestieri che non sono considerati “adatti” alle donne? Per quali motivi secondo voi?
b. In Italia c’è ancora un forte divario di genere nelle istituzioni: ci sono pochissime donne in Parlamento nei consigli di amministrazione delle grandi aziende ecc. Eppure le donne sono statisticamente più brave a scuola e all’università: perché allora esiste questo divario?
c. La modifica all’articolo del 2003 ha cercato di intervenire sul divario di genere inserendo il concetto delle pari opportunità. È sufficiente, secondo voi?