È ricercatore di Storia Moderna presso l'Università "G. D’Annunzio" di Chieti-Pescara. È specialista di Storia politica e culturale dell’Europa del XVII secolo. Tra le sue pubblicazioni: Bajo acusación: el valimiento en el reinado de Felipe III. Procesos y discursos, Madrid, Editorial Polifemo, 2015; Ascanio Filomarino. Nobiltà, Chiesa e potere nell’Italia del Seicento, Roma, Viella, 2017; Una fedeltà sempre in bilico. Favoriti e aristocratici tra Madrid e Napoli (secoli XVI-XVII), Roma, Aracne, 2021.

Giuseppe Mrozek Eliszezynski

È ricercatore di Storia Moderna presso l'Università "G. D’Annunzio" di Chieti-Pescara. È specialista di Storia politica e culturale dell’Europa del

Giuseppe Mrozeck Eliszezynski

Tempo, spazio, storia è un corso con una forte integrazione tra Storia e Geografia. Propone una nuova organizzazione dei contenuti, per studiare la Geografia a partire dalla Storia, in cui i temi geografici sono messi in relazione con gli eventi storici analizzando le condizioni ambientali, socioeconomiche e culturali dei territori in cui si sono sviluppate le civiltà dalla Preistoria all’anno Mille. Sono stati aggiunti nuovi capitoli e lezioni per trattare anche le civiltà non occidentali, con un approccio globale che esplora le relazioni tra popoli e culture diverse. Include rubriche di approfondimento per acquisire il lessico base delle discipline, maturare consapevolezza del valore del patrimonio culturale, promuovere l’uguaglianza di genere e narrare la storia attraverso i linguaggi della letteratura, del cinema e delle serie TV. La sezione L’ora di Educazione civica, con #paroleperilfuturo Treccani, aiuta a sviluppare una cittadinanza attiva e consapevole, con riflessioni sul significato di alcune parole chiave e laboratori per analizzare problemi attuali e le loro radici storiche. Tempo, spazio, storia punta a sviluppare un metodo di studio e le competenze grazie a un ricco apparato didattico che guida l’apprendimento.

CHE COS’È LA STORIA?

CHE COS’È LA GEOGRAFIA?

CHE COS’È LA GEOSTORIA?

Unità 1 - La Preistoria e le antiche civiltà

Capitolo 1 - LA TERRA E L’UOMO

1.1 I PRIMI ESSERI UMANI

Treccani #leparolevalgono - Glaciazione

L’ORA DI GEOGRAFIA - IL SISTEMA TERRA

1.2 DA HOMO HABILIS A HOMO SAPIENS

Treccani #leparolevalgono - Preistoria

IL LUOGO - La valle di Neander

IL PERSONAGGIO - L’uomo di Cro-Magnon

DONNE NELLA STORIA - Le donne nelle società primitive

1.3 DA NOMADI A SEDENTARI: L’INVENZIONE DELL’AGRICOLTURA

STORIA & TECNICA - I primi strumenti agricoli

STORIA & TECNICA - La diffusione dei metalli

IMMAGINI DALLA STORIA - L’arte primitiva

L’ORA DI GEOGRAFIA - I SETTORI PRODUTTIVI

Costruisci i saperi fondamentali

Esercitati verso le competenze

Capitolo 2 - LE CIVILTÀ DEL MEDIO ORIENTE

2.1 I GRANDI FIUMI E LE PRIME CITTÀ

Treccani #leparolevalgono - Civiltà

STORIA & TECNICA - L’invenzione della ruota

IMMAGINI DALLA STORIA - Lo stendardo di Ur

L’ORA DI GEOGRAFIA - L’URBANIZZAZIONE

2.2 DAI SUMERI AGLI ACCADI

CIVILTÀ E CITTADINANZA - La legge scritta

2.3 LE GRANDI MIGRAZIONI DEL II MILLENNIO A.C.

L’ORA DI GEOGRAFIA - LA DEMOGRAFIA

Treccani #leparolevalgono - Migrazione

2.4 I GRANDI IMPERI

IL PERSONAGGIO - Nabucodonosor II

IL LUOGO - Babilonia

IMMAGINI DALLA STORIA - Gli splendori di Babilonia

2.5 GLI EBREI

2.6 I FENICI

POPOLI E LINGUE - La lingua e l’alfabeto dei Fenici

Capitolo 3 - L’EGITTO DEI FARAONI

3.1 LA CIVILTÀ DEL NILO

STORIA & TECNICA - Lo shaduf

VOCI DALLA STORIA - Il “dono” del Nilo

L’ORA DI GEOGRAFIA - ECOSISTEMI E RISORSE

3.2 DAL PERIODO PREDINASTICO ALL’UNIFICAZIONE

3.3 L’ORGANIZZAZIONE SOCIALE E IL RUOLO DELLA RELIGIONE

Treccani #leparolevalgono - Schiavitù

3.4 DALL’ANTICO AL NUOVO REGNO

IL LUOGO - Tebe, l’antica capitale

IL PERSONAGGIO - Una donna per faraone, Hatshepsut

IL PERSONAGGIO - Ramses II

IMMAGINI DALLA STORIA - La maschera funeraria di Tutankhamon

3.5 SCIENZA E CULTURA IN EGITTO

POPOLI E LINGUE - L’egiziano antico

L’ORA DI CIVICA - SOSTENIBILITÀ

La parola a... Mario Tozzi

LABORATORIO - La sfida della sostenibilità

Unità 2 - Il mondo greco

Capitolo 4 - LE PRIME CIVILTÀ EUROPEE

4.1 L’UOMO NEL CONTINENTE EUROPEO

Treccani #leparolevalgono - Europa

L’ORA DI GEOGRAFIA - IL CONTINENTE EUROPEO

4.2 LA CIVILTÀ CRETESE

IMMAGINI DALLA STORIA - I palazzi cretesi

L’ORA DI GEOGRAFIA - LE ISOLE

4.3 LA CIVILTÀ MICENEA

IL LUOGO - Micene

STORIA & LETTERATURA - I poemi omerici

IL PERSONAGGIO - Agamennone

L’ORA DI GEOGRAFIA - CATASTROFI NATURALI E RISCHI AMBIENTALI

Treccani #leparolevalgono - Rischio ambientale

4.4 IL MEDIOEVO ELLENICO

Capitolo 5 - LA GRECIA ARCAICA

5.1 UNA LENTA RIPRESA E UNA NUOVA IDENTITÀ

POPOLI E LINGUE - I dialetti della Grecia antica

L’ORA DI GEOGRAFIA - GLI STATI EUROPEI: LA GRECIA

5.2 LA NASCITA DELLA PÓLIS

5.3 L’ESPANSIONE GRECA NEL MEDITERRANEO

STORIA & TECNICA - Le navi greche

5.4 SPARTA

IL LUOGO - Sparta

VOCI DALLA STORIA - Licurgo tra mito e storia

5.5 ATENE

IL PERSONAGGIO - Solone

VOCI DALLA STORIA - L’impegno di Solone per la concordia civile

CIVILTÀ E CITTADINANZA - Oligarchia, tirannide e democrazia

Treccani #leparolevalgono - Politica

Capitolo 6 - LA GRECIA CLASSICA

6.1 LO SCONTRO CON I PERSIANI

POPOLI E LINGUE - Il persiano antico

VOCI DALLA STORIA - La libertà dei Greci di fronte al re persiano

IL LUOGO - Platea

SULLO SCHERMO E SULLA PAGINA - 300

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Relazione d'adozione

Web TV - video e webinar

edulia Treccani Scuola

L’ORA DI CIVICA – COSTITUZIONE LABORATORIO La Costituzione: la legge fondamentale dello Stato Com’è nata la nostra Costituzione? Come lavorò l’Assemblea Costituente? 1. La repubblica Nel 509 a.C., secondo la tradizione, a Roma viene cacciato l’ultimo re e viene instaurata la : questo termine, nella Roma antica, veniva usato come sinonimo di “Stato” e indicava un governo secondo le leggi e finalizzato al bene comune. repubblica È solo con la Rivoluzione francese, ovvero l’insieme degli eventi politici che tra il 1788 e il 1789 portarono alla caduta della monarchia in Francia, che si diffuse in Europa l’idea moderna di repubblica. Oggi, infatti, utilizziamo questa parola per riferirci a . Una repubblica deve avere una , ovvero un . Anche questa caratteristica può essere considerata un’eredità della Rivoluzione francese: nel 1789, infatti, l’assemblea rivoluzionaria aveva promulgato la , al cui articolo 16 si leggeva: «ogni società dove non sia assicurata la garanzia dei diritti, né stabilita la separazione dei poteri, non ha una ». uno Stato in cui la sovranità non appartiene più al sovrano, ma alla nazione o al popolo, che la esercita normalmente in parte attraverso l’elezione di rappresentanti e in parte in modo diretto Costituzione documento fondante e fondamentale che enuncia i principi cardine di quello Stato e proclama diritti e doveri dei cittadini Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino costituzione In Italia si votò per decidere fra monarchia e repubblica il e fu la prima volta in cui anche le donne poterono prendere parte a un voto nazionale. La Seconda guerra mondiale era finita il 25 aprile del 1945, la Resistenza e gli alleati avevano sconfitto finalmente i fascisti e i nazisti: il Paese era stremato dai bombardamenti, dalle violenze e dalle macerie lasciate da una guerra lunga e sanguinosissima e una dittatura durata 20 anni, ma cercava di guardare avanti e di iniziare subito a progettare il proprio futuro. 2 giugno del 1946 Nel 1946 gli aventi diritto al voto erano 28 milioni e i votanti furono quasi 25 milioni, pari all’89,08%: un’affluenza altissima. Il 54,27% si espresse a favore della repubblica e il 45,73% a favore della monarchia. La spaccatura nel Paese risultò pertanto forte, ci furono accuse di brogli, ricorsi, polemiche, ma i risultati furono validati e i ricorsi respinti e . il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la nascita della nostra Repubblica     Consulta la Costituzione italiana DOMANDE Che cosa significa la parola ? 1. repubblica Quando è nata la Repubblica italiana? 2. Chi votò per la prima volta nel 1946? Fai una piccola ricerca sulla storia del suffragio in Italia. 3. La vittoria della repubblica al referendum fu schiacciante? 4. 2. Scrivere la Costituzione: l’Assemblea Costituente Il 2 giugno 1946 gli italiani votarono anche per eleggere l’ , ovvero l’organo incaricato di redigere la Costituzione per il nuovo Stato. Il risultato elettorale vide l’affermazione di tre grandi partiti di massa: la , che conquistava la maggioranza relativa dell’Assemblea (35,21%), mentre il e il raggiungevano insieme il 39,61%. L’Assemblea Costituente, composta da , di cui , si insediò il 20 luglio del 1946. Per portare avanti i lavori in modo più agile, fra i 556 deputati furono scelti 75 uomini e donne incaricati di predisporre il testo scritto che sarebbe poi stato discusso ed eventualmente emendato. Si creò così la . Assemblea Costituente Democrazia Cristiana Partito Socialista Italiano Partito Comunista Italiano 556 deputati 21 donne Commissione dei 75 La Commissione dei 75 lavorò alla predisposizione di un testo dal 20 luglio del 1946 al 31 gennaio del 1947. A quel punto il testo tornò nell’ , che lo discusse e lo elaborò per quasi un anno, e venne quindi approvato il . assemblea plenaria 22 dicembre del 1947 Dopo l’approvazione, il presidente dell’Assemblea, , diede lettura del messaggio del primo Presidente della Repubblica, : «La ringrazio vivamente, illustre Presidente, di avermi comunicato con cortese sollecitudine l’approvazione della Costituzione della Repubblica italiana. Il mio pensiero, reverente e devoto, si rivolge, in questo momento di sincera commozione, all’Assemblea Costituente, che – sotto la Sua incomparabile e indimenticabile Presidenza – , che onorerà il nostro Paese, per la delle indagini compiute, per dei dibattiti svoltisi, per lo e nella formulazione rigorosamente tecnica dei principi fondamentali e delle specifiche norme costituzionali – e all’Italia nostra, amata e martoriata, che dalle sventure sofferte e dai sacrifizii affrontati, saprà trarre ancora una volta, nella e delle opere dei suoi figli, le energie necessarie per il suo sicuro avvenire, offrendo al mondo un e un nuovo incitamento al ». Umberto Terracini Enrico De Nicola ha compiuto un lavoro di cui gli storici daranno certamente un giudizio sereno profondità l’altezza zelo coscienzioso costantemente osservato nella ricerca delle soluzioni più democratiche concordia degli intenti nuovo esempio di eroiche virtù civili progresso sociale Il 27 dicembre venne promulgata la Costituzione, che entrò in vigore il 1 gennaio del 1948. Essa si compone di 139 articoli e di 18 disposizioni transitorie e finali. Quella italiana è una : essa infatti non si limita a definire l’organizzazione dello Stato, ma stabilisce anche i principi fondamentali su cui lo Stato si dovrà basare e i diritti e doveri delle cittadine e dei cittadini. È inoltre una : l’ inserisce nel testo una sorta di dispositivo di sicurezza per impedire che questa Costituzione si possa facilmente modificare, stravolgendola, come aveva fatto il fascismo nei confronti dello Statuto Albertino, la prima carta costituzionale in vigore nel nostro Paese. Per modificare la Costituzione ci vuole la , ovvero i due terzi di ciascuna delle due camere, altrimenti la modifica deve essere sottoposta al giudizio del popolo, tramite . costituzione lunga costituzione rigida articolo 138 maggioranza assoluta referendum I tre principali partiti che avevano steso il documento avevano istanze, idee, progetti diversi per l’Italia, ma si riconoscevano nei e tutti, anche se in maniera diversa, avevano partecipato alla . Unite dal e dalla necessità di , persone che appartenevano a partiti molto diversi, seppero lavorare fianco a fianco e trovare un punto di incontro che spesso non fu frutto di compromesso al ribasso, di rinuncia, ma fu punto di una . valori dell’antifascismo Resistenza rifiuto della dittatura costruzione di una nuova Italia libera sintesi alta nella prospettiva comune del futuro del Paese Quel punto di incontro è ancora oggi la nostra Costituzione.  pagina 389  DOMANDE Conosci i principi fondamentali della nostra Costituzione? Leggi i primi 12 articoli. Che cosa riguardano? 1. Che cosa significa che la nostra è una costituzione rigida? Leggi l’articolo 138 e prova a spiegarlo. 2. Chi scrisse la nostra Costituzione? Come si organizzò l’Assemblea Costituente? Che compito aveva la Commissione dei 75? 3. Il Presidente De Nicola scrive un messaggio molto toccante all’Assemblea Costituente. Secondo te, perché ritiene che «gli storici daranno certamente un giudizio sereno» sul lavoro compiuto dall’Assemblea Costituente? A che cosa fa riferimento quando parla di Italia «amata e martoriata», di «sventure sofferte» e «sacrifizii affrontati»? Che cosa vuole indicare con l’espressione «concordia degli intenti»? 4. 3. Da dove viene la nostra Costituzione La nostra Costituzione nasce sulle macerie lasciate dal fascismo e dalla Seconda guerra mondiale, conclusasi con l’occupazione tedesca dell’Italia, con la guerra fra nazisti e fascisti e partigiani e con le stragi perpetrate da nazisti e fascisti ai danni della popolazione civile. Il , anche prima del tragico epilogo della guerra, fin dal suo esordio aveva agito attraverso la : violenza delle squadre fasciste, legittimate a umiliare, picchiare e uccidere chiunque non fosse gradito al regime, e violenza di Stato, con la quale gli oppositori politici furono arrestati e mandati nelle carceri, in campi di internamento o al , in luoghi periferici e distanti da quelli di origine. fascismo violenza confino È impressionante notare quante donne e quanti uomini che presero parte alla Costituente avessero soggiornato nelle carceri italiane o nelle isole di confino durante il fascismo. , il presidente della Costituente, si distinse per il grande equilibrio, per la serietà e l’imparzialità nel seguire il dibattito e nel garantirne la correttezza dello svolgimento. Nato nel 1895, ebreo e comunista, era stato fin da subito un . Arrestato nel 1926, nel 1928 subì il processo del Tribunale Speciale insieme ad e a molti altri oppositori del regime. Al processo pronunciò un’arringa a nome di tutti gli imputati, attaccando il fascismo con ironia e sarcasmo e probabilmente per questo ricevette la condanna più pesante: 22 anni, 9 mesi e 5 giorni di reclusione. Poiché era già stato arrestato nel 1926, alla caduta del fascismo Terracini aveva totalizzato ben , tra carcere e confino nell’isola di Ventotene. Nell’Assemblea Costituente molte e molti condividevano la storia di Terracini e l’esperienza dell’esilio o del lungo soggiorno nelle carceri fasciste. Umberto Terracini oppositore del fascismo Antonio Gramsci 18 anni di reclusione Capiamo così il senso di alcuni articoli, in particolare dell’articolo 10: Art. 10 L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici. È un articolo rivolto all’ , ma è stato scritto in un momento in cui il nostro Paese era povero e stremato, non esisteva immigrazione verso l’Italia ed erano molto pochi gli stranieri che chiedevano asilo politico. Eppure per chi era passato dalla persecuzione fascista era un articolo molto importante: gli uomini e le donne della Costituente volevano fermamente che chiunque nel mondo si trovasse nelle condizioni di persecuzione che avevano sperimentato sotto il fascismo , e avevano ragione. , un importante padre costituente, un giurista che ha dato un grande contributo alla stesura della Costituzione, nel 1955 ebbe a dire: «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione». accoglienza degli stranieri perseguitati trovasse nella nuova Italia della Costituzione un rifugio sicuro Piero Calamandrei  pagina 390  DOMANDE Per cogliere meglio il rapporto fra la Resistenza, le stragi nazifasciste e la Costituzione, ti consigliamo la visione dell’episodio della web serie , promossa dall’Istituto Storico Toscano della Resistenza e dalla Regione Toscana. Guarda l’episodio e prova a rispondere alle seguenti domande: 1. Là dove è nata la Costituzione La Costituzione è giovane – Perché a Sant’Anna di Stazzema si capisce meglio da dove nasce la nostra Costituzione? – Che cosa dice Piero Calamandrei a proposito della Costituzione? Che cosa dice l’articolo 10? Perché è importante per capire l’origine della nostra Costituzione? 2. . 1. La Costituzione è giovane Là dove è nata la Costituzione 4. Le donne della Costituente Con le elezioni del 2 giugno 1946 le donne entrarono per la prima volta in Parlamento. Le elette furono 21 su 556, cioè poco meno del 4%. Provenivano quasi tutte dal mondo del lavoro e quasi tutte avevano avuto un ruolo significativo durante la Resistenza e l’avvio della ricostruzione dopo la Liberazione del Paese; avevano chiaro, dunque, quanti e quali fossero i limiti che la legge da una parte e la società dall’altra imponevano alle donne. Una delle donne della Costituente era : la sua vicenda personale e politica è un importante esempio del ruolo che hanno avuto le madri costituenti nel dare forma alla Repubblica italiana. Nata nel 1921, Mattei fu eletta nelle fila del Partito Comunista Italiano e fu la costituente più giovane. Era stata antifascista fin da ragazzina e nel 1938, mentre frequentava il liceo, era stata perché aveva , che portarono all’espulsione dalle scuole italiane di studenti e docenti di origine ebraica. Nel ’43 si era unita alla Resistenza ed era diventata la . Suo fratello, anche lui partigiano, dopo essere stato arrestato dai fascisti si era ucciso in carcere per paura, sotto tortura, di fare i nomi dei compagni. Anche Mattei, poco dopo la morte del fratello, e violentata in carcere dai fascisti, ma era riuscita poi a fuggire e a tornare in prima linea. Dirà: «È nella Resistenza che ho imparato che era importante che le donne partecipassero alla vita politica oltre che alle lotte». Nell’Assemblea Costituente venne nominata , ruolo che mantenne per tutta la durata dei lavori. Mattei seppe muoversi con grande responsabilità, autonomia e capacità nei lavori dell’Assemblea, mostrandosi sempre decisa nella duplice battaglia per non essere discriminata per sesso e per età, contro pregiudizi e stereotipi dei deputati uomini. Grazie alle parole di Mattei e delle altre 20 Costituenti si aprì in Italia una . Uno dei suoi contributi diretti alla stesura della Costituzione si trova nell’articolo 3: Teresa Mattei espulsa da tutte le scuole del regno criticato le leggi razziali partigiana Chicchi era stata arrestata Segretaria dell’Ufficio di Presidenza nuova stagione per i diritti e la condizione delle donne Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Mattei si batté perché la formulazione di questo articolo potesse rimuovere nel modo più efficace possibile le disuguaglianze che affliggevano il nostro Paese. E, proprio pensando alle donne, volle inserire quel “ ”, per sottolineare che la , quella sancita solo con norme di legge, non era sufficiente a garantire una vera parità. La politica e le istituzioni devono impegnarsi nei fatti e non solo a parole, riconoscendo che nella società tanti fattori ostacolano il raggiungimento dell’uguaglianza. Mattei sapeva dunque che la Costituzione doveva porre le fondamenta per tracciare un processo di sviluppo, di progresso, di maggiore inclusione e benessere per tutte le cittadine e tutti i cittadini. Mattei entrò presto in conflitto con il suo partito, il PCI, che non vide di buon occhio il fatto che lei avesse avuto un figlio fuori dal matrimonio. Dal 1955, poiché criticava apertamente Stalin, fu espulsa dal partito e abbandonò l’aula parlamentare, ma non l’attività politica: continuò a battersi per i diritti delle donne e delle bambine e dei bambini per tutta la vita. di fatto parità giuridica La storia di Teresa Mattei ci racconta che la Costituzione non è un testo cristallizzato fuori dal tempo: . In questo risiedono la sua forza e la sua attualità. esso affonda le radici nel passato, ma possiede anche la spinta per immaginare il futuro al di là dei limiti che il presente imponeva alla nuova Italia  pagina 391  DOMANDE Quale differenza c’è tra parità giuridica e parità di fatto? Spiegalo brevemente. 1. Oggi possiamo dire che la parità giuridica sia stata conquistata. E la parità di fatto? Sai che cos’è il gender gap? Fai una piccola ricerca. 2. Teresa Mattei è stata sicuramente una donna straordinaria, ma anche altre donne della Costituente meritano che la loro storia sia approfondita. A gruppi, fate delle ricerche sulle madri costituenti. 3. 5. La Costituzione oggi La nostra Costituzione conserva in gran parte il suo valore di , progetto ancora non del tutto attuato. Tuttavia bisogna anche porsi il problema di un suo : secondo alcuni studiosi, una Costituzione dovrebbe essere sottoposta a verifica ogni 25 anni, ovvero a ogni cambio generazionale; la nostra ormai ha quasi 80 anni e, per quanto li porti benissimo, ha avuto bisogno di qualche aggiustamento. Un cambiamento è stato fatto all’ nel proprio per garantire pari opportunità alle donne. Si tratta di un articolo che regola l’accesso agli uffici pubblici e alle cariche elettive e per il quale le donne della Costituente già si erano trovate a combattere duramente. Un’altra importante modifica è stata acquisita molto recentemente, il . Questa riguarda l’ e l’ e si propone di inserire nella Costituzione alcuni principi fondamentali . Ancora nessuna modifica, invece, è intervenuta nella Costituzione per l’inclusione sociale delle persone omosessuali o transgender, per quanto il dibattito in questi anni sia iniziato. progetto per un’Italia più giusta e più felice aggiornamento articolo 51 2003 22 febbraio del 2022 articolo 9 articolo 41 di tutela dell’ambiente, del paesaggio, della biodiversità DOMANDE Che cosa dice l’articolo 51? Quale modifica ha subito nel 2003? Qual è il senso di questa modifica? 1. Che cosa prevede l’articolo 9? In che modo è stato modificato nel 2022? Perché? 2. Secondo te la Costituzione dovrebbe fare riferimento esplicito alle persone omosessuali o transgender al fine di evitarne la discriminazione? 3.

LABORATORIO - La Costituzione: la legge fondamentale dello Stato

Tempo, spazio, storia integra Storia e Geografia, con approfondimenti, educazione civica e un ricco apparato didattico.