L’ORA DI GEOGRAFIA - LE ISOLE

L’ORA DI GEOGRAFIA

LE ISOLE

GEOGRAFIA FISICA

L’isola di Creta godette di una posizione geografica estremamente vantaggiosa: il mare rappresentò infatti una risorsa fondamentale per lo sviluppo della civiltà cretese. Ma cos’è esattamente un’isola? Con il termine “isola” si definisce una porzione di terra interamente circondata dalle acque. Alcune sono raggruppate, vicine le une alle altre, e danno così vita a un arcipelago, altre sono talmente grandi da poter essere considerate come dei continenti.

Isole fluviali e lacustri

Le isole fluviali si formano solitamente alla foce o nel delta di un fiume, ma a volta anche nel corso intermedio, se il letto del fiume ha una certa larghezza. Esse si formano attraverso il lento e costante deposito di sedimenti e detriti nei punti pianeggianti del corso del fiume, in cui la corrente non è abbastanza forte per spazzare via gli ostacoli al normale flusso dell’acqua.

Le isole lacustri sono invece quelle che si formano all’interno dei laghi. Anche in questo caso, la loro origine sta, nella maggior parte dei casi, nell’afflusso di detriti e sedimenti da parte di uno o più fiumi che si immettono nel lago: il materiale portato dai corsi d’acqua si deposita così su un fondale pianeggiante, nei punti in cui la corrente è più debole. In alcuni casi, le isole possono originarsi a partire dalla vegetazione, e in particolare da quelle piante che sono capaci di crescere con parte del tronco nell’acqua e che, con il lento passare del tempo, possono accumulare detriti organici nei punti più bassi del lago.

Isole continentali e oceaniche

Passando invece alle isole presenti nei mari e negli oceani, possiamo distinguere tra isole continentali e isole oceaniche.

Le isole continentali sono le più grandi e devono il loro nome al fatto che esse erano, migliaia di anni fa, tutt’uno con il continente. Varie possono essere le ragioni che causarono il loro distaccamento dal resto del continente: forti terremoti, eruzioni vulcaniche, ma anche erosione, abbassamento del terreno, innalzamento del livello delle acque, accumulo di sabbia erosa dal continente. In alcuni casi, le isole continentali si sono originate in tempi antichissimi, staccandosi dalla terra ferma durante la deriva dei continenti.

Le isole oceaniche sono generalmente più piccole delle continentali e non sono mai state “attaccate” al continente. Esse si definiscono vulcaniche se sono appunto il risultato di un’intensa attività vulcanica. Sono cioè costituite da lava solidificata, eruttata da vulcani posti sotto il livello del mare. In alcuni casi, vi sono più vulcani che si sono formati in corrispondenza di punti nei quali una placca tettonica scorre sotto un’altra: si forma in questo modo una catena di vulcani che, emergendo, danno vita a una catena di isole. In altri casi, l’isola vulcanica ha origine da un  punto caldo sopra cui scorre una placca tettonica.

Un caso particolare di isole vulcaniche è poi quello costituito dagli atolli. Essi nascono come conseguenza di eruzioni di tipo esplosivo di un’isola vulcanica, attorno alla quale si forma e cresce la barriera corallina, fin quando quest’ultima non emerge dalle acque. Al centro, si accumulano sedimenti che, con il passare del tempo, danno vita a un’isola piatta, senza promontori, dotata di sabbia bianca, se non rosata, e dalla caratteristica forma circolare o ellittica.

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Le isole nel mondo e in Italia

L’isola più estesa al mondo è la Groenlandia, isola continentale posta all’estremo nord dell’oceano Atlantico, che rientra nel territorio della Danimarca.

Costituisce invece uno Stato indipendente la più grande tra le isole-Stato al mondo, il Madagascar, porzione del continente africano distaccatasi durante la deriva dei continenti: ciò rende il Madagascar l’isola più antica al mondo, formatasi tra i 90 e gli 85 milioni di anni fa.

L’isola vulcanica più grande al mondo è invece l’Islanda. Sono il risultato di un’intensa attività vulcanica le isole Eolie, nel Mediterraneo, sorte in un punto in cui due placche tettoniche scorrono l’uno sull’altra. Le isole Hawaii, nell’Oceano Pacifico, sono invece l’esempio più celebre di isole vulcaniche sorte in corrispondenza di un punto caldo, su cui scorre una placca. Le Maldive, nell’Oceano Indiano, sono invece un arcipelago composto da 1190 atolli che, a differenza dei precedenti arcipelaghi (le Eolie sono parte del territorio italiano, le Hawaai sono uno degli Stati che compongono gli Stati Uniti), danno vita a una repubblica indipendente.

In Europa, l’isola più grande è la Gran Bretagna, ma è la Svezia a contare, all’interno del proprio territorio nazionale, il maggior numero di isole. Anche l’Italia ha giurisdizione su un elevato numero di isole, la più grande delle quali è un’isola continentale, la Sicilia.

Il territorio italiano è inoltre ricco di esempi che testimoniano fenomeni naturali spesso trascurati: isole un tempo fiorenti e popolate e oggi scomparse perché inghiottite dal mare (come i centri di Ammiana e San Marco in Boccalama nella Laguna Veneta), ma anche isole che si sono formate e poi sono sparite nel volgere di poco tempo. Quest’ultimo è il caso dell’Isola Ferdinandea, emersa dalle acque del Mediterraneo, a sud della Sicilia, nel giugno-luglio 1831, a seguito dell’eruzione sottomarina di un vulcano: la roccia da cui era formata, la tefrite, venne rapidamente erosa dall’azione delle onde, e già nel gennaio 1832 l’isola era di fatto sparita.

GUIDA ALLO STUDIO
  • Cosa si intende con il termine “isola”?
  • Come si formano le isole fluviali? Quali sono le loro caratteristiche?
  • Cosa sono le isole lacustri? Cosa le differenzia dalle isole fluviali?
  • In che modo si sono formate le isole continentali?
  • Da quali caratteristiche può essere identificato un atollo?
  • Qual è l’isola vulcanica più grande al mondo?
  • Quali sono le isole più grandi d’Europa?
  • Qual è la storia dell’Isola Ferdinandea? A quale tipologia di isole apparteneva?

Tempo, spazio, storia - volume 1
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Dalla Preistoria alla crisi di Roma repubblicana