Condizioni ambientali simili a quelle della Mesopotamia caratterizzavano la valle del fiume Nilo. Non è dunque un caso se anche qui si diffusero le tecniche agricole introdotte in Mesopotamia.
Il Nilo scorre in Africa, da sud verso nord, e sfocia nel mar Mediterraneo, bagnando prevalentemente i territori degli attuali Stati del Sudan e dell’Egitto. Insieme alle oasi, le aree rese fertili dalle sorgenti che sgorgano dal sottosuolo in mezzo a zone aride, la valle del Nilo era l’unica parte coltivabile del territorio dell’Egitto, che per il resto era ricoperto dal deserto. A causa della sua ampia estensione geografica, la valle del Nilo presentava al proprio interno notevoli differenze dal punto di vista ambientale. Nella parte meridionale, chiamata alto Egitto perché corrispondente all’alto corso del fiume, le superfici coltivabili erano limitate ai terreni più vicini alle sponde del fiume. A nord, invece, nella zona vicina al mare, chiamata basso Egitto, si apriva l’ampia e fertilissima pianura originata dal delta del Nilo, dove si stabilirono le prime comunità agricole.