1. L’inizio dell’età giolittiana

1 L inizio dell età giolittiana 1900: SI APRE UNA NUOVA FASE POLITICA Negli ultimi anni dell Ottocento l Italia aveva attraversato una profonda crisi politica, nota come crisi di fine secolo , con aspri contrasti tra forze conservatrici da un lato e forze democratiche e socialiste dall altro, che aveva portato nel 1898 all uccisione a Milano di oltre cento manifestanti da parte dell esercito. La crisi era culminata, il 29 luglio 1900, nell assassinio del re Umberto I per mano dell anarchico Gaetano Bresci, che aveva voluto così vendicare i morti di Milano. Il nuovo re Vittorio Emanuele III, salito al trono in un momento drammatico per il paese, abbandonò l atteggiamento autoritario del padre e nel 1901 affidò il compito di formare il governo a Giuseppe Zanardelli, principale esponente della sinistra liberale, composta da repubblicani, radicali e democratici. Nel nuovo governo, Giovanni Giolitti, anche lui liberale e protagonista della battaglia contro i conservatori, ricoprì il ruolo di ministro dell Interno, per poi diventare, nel 1903, presidente del Consiglio. L ET GIOLITTIANA Giolitti fu quasi ininterrottamente a capo del governo dal 1903 al 1914. Piemontese, proveniva dalla pubblica amministrazione e aveva perciò un ottima conoscenza delle leggi e del funzionamento dello Stato e la capacità di esaminare i problemi a partire dalle condizioni reali del paese. Il suo ruolo fu così importante che questo periodo della storia d Italia viene definito età giolittiana: fu una fase caratterizzata da profonde trasformazioni politiche e sociali e dalla crescita economica, ma anche dalla persistenza dello squilibrio fra Nord e Sud del paese. IL CONTROLLO SUL PARLAMENTO Giolitti riuscì a mantenere il potere così a lungo assicurandosi la maggioranza in Parlamento con tutti i mezzi. Non esitò, per esempio, a manipolare le elezioni attraverso i prefetti (i rappresentanti del governo nelle province), in modo da far eleggere i candidati favorevoli al governo; questi metodi vennero utilizzati soprattutto nel Meridione. Come osservò nel 1910 il socialista Gaetano Salvemini, Giolitti adottava un comportamento diverso nelle due parti del paese: mentre al Nord seguiva una politica avanzata e liberale, al Sud favoriva i poteri e gli interessi locali pur di far eleggere i deputati che lo sostenevano. Per questo Salvemini definì Giolitti il ministro della malavita . Giovanni Giolitti in compagnia del re Vittorio Emanuele III e della regina Elena nel 1904. 96 UNIT 1 Il mondo tra Ottocento e Novecento VIDEO Il sistema giolittiano studio con metodo Memorizzo 1900 Sale al trono Vittorio Emanuele III 1903-14 Età giolittiana Comprendo Rispondi. - Di che orientamento politico era Giovanni Giolitti? _____________________________________ Sottolinea nel testo le caratteristiche dell età giolittiana.

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi