Ti racconto la Storia - volume 3

NASCONO I PARTITI MODERNI L aumento degli elettori fece crescere l importanza dei partiti politici che, da semplici associazioni di nobili, ricchi borghesi e proprietari terrieri attivi a livello locale, si trasformarono in strutture permanenti su scala nazionale, con proprie sedi, migliaia di iscritti e precisi programmi politici. I PARTITI SOCIALISTI E LA SECONDA INTERNAZIONALE I primi partiti con queste caratteristiche furono quelli socialisti, nati in molti Stati europei tra Ottocento e Novecento, che si presentarono alle elezioni come portavoce della classe operaia e contadina. Nel 1875 fu fondato il Partito socialdemocratico tedesco, che presto divenne il primo partito nel Parlamento tedesco; nel 1879 il Partito socialista francese; nel 1892 il Partito socialista italiano; nel 1895 il Partito socialdemocratico russo. Il Partito laburista (Partito dei lavoratori, dall inglese labour, lavoro duro e faticoso ) nacque in Gran Bretagna nel 1906. Nel 1889 i partiti socialisti si riunirono a Parigi nella Seconda internazionale (dopo la Prima internazionale, fondata nel 1864 e sciolta nel 1876), con lo scopo di rappresentare l intera classe operaia e contadina, al di là delle nazioni di appartenenza. Nei suoi congressi furono discusse questioni importanti, dalla conquista delle otto ore di lavoro all opposizione alla guerra e al militarismo. La Seconda internazionale proclamò il 1° maggio Festa internazionale dei Lavoratori. LA DIFFUSIONE DEL MARXISMO La forma di socialismo più diffusa nel Novecento fu il marxismo, basato sul pensiero del filosofo tedesco Karl Marx, che nel 1948 aveva pubblicato insieme a Friedrich Engels il Manifesto del Partito comunista. Il marxismo interpretava la storia come lotta di classe fra la borghesia industriale, che accumulava capitale, cioè ricchezza, e il proletariato, la massa crescente di lavoratori sfruttati, e sosteneva che solo una rivoluzione avrebbe portato al crollo del capitalismo e all instaurazione del socialismo. Nel corso del Novecento questa visione ispirò numerose lotte politiche e sindacali e divenne il credo di milioni di uomini e donne. Tuttavia, molte previsioni di Marx sembrarono smentite dai fatti: in primo luogo, la diffusione del sistema industriale non aveva portato all impoverimento della classe lavoratrice, ma anzi a un miglioramento delle sue condizioni; inoltre, il capitalismo si era dimostrato in grado di superare le crisi economiche che invece, secondo Marx, avrebbero dovuto affrettarne la fine. RIFORME O RIVOLUZIONE? In molti cominciarono dunque a pensare che il socialismo si sarebbe realizzato non attraverso una rivoluzione, che appariva sempre più lontana, ma grazie a una serie di riforme da realizzare in collaborazione con le forze democratiche e liberali: era la cosiddetta corrente riformista. I contrasti fra riformisti e rivoluzionari, cioè coloro che continuavano a considerare la rivoluzione un obiettivo politico, causarono polemiche e scissioni (separazioni) all interno del mondo socialista europeo. 52 UNIT 1 Il mondo tra Ottocento e Novecento Al centro del manifesto, sotto una figura femminile che simboleggia la libertà, si legge (in tedesco) il motto socialista: «Proletari di tutti i paesi unitevi! . studio con metodo Memorizzo 1889 Seconda internazionale studio con metodo Comprendo Rispondi a voce in massimo 2 minuti. - Che cosa sosteneva il marxismo? - Qual era la differenza tra la corrente rivoluzionaria e quella riformista?

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi