3. La Repubblica popolare cinese

3 La Repubblica popolare cinese LA CINA COMUNISTA La sconfitta del Giappone nella Seconda guerra mondiale aveva messo fine alla lunga fase dell occupazione giapponese in Cina ( capitolo 11, p. 263). I nazionalisti e i comunisti, che si erano temporaneamente uniti contro il comune nemico, tornarono a scontrarsi in una sanguinosa guerra civile finché, il 1° ottobre 1949, il leader comunista Mao Zedong proclamò a Pechino la nascita della Repubblica popolare cinese. Il capo delle forze nazionaliste, Chang Kai-shek, si rifugiò sull isola di Formosa, l attuale Taiwan, proclamandone l indipendenza con il nome di Repubblica di Cina. Ancora oggi, tuttavia, il governo cinese considera l isola parte integrante del proprio territorio nazionale e Taiwan è riconosciuta come Stato indipendente da pochi organismi internazionali. LE RIFORME DEGLI ANNI CINQUANTA Agli inizi degli anni Cinquanta la Cina contava circa 600 milioni di persone, nella stragrande maggioranza contadini. Il nuovo regime comunista promosse una Mao Zedong sotto l emblema della neonata Repubblica popolare cinese. serie di riforme, fra cui il riconoscimento dell uguaglianza fra uomini e donne. Sul piano economico avviò una massiccia e rapida industrializzazione studio con metodo sul modello sovietico «il grande balzo in avanti secondo la definizione Memorizzo di Mao , basata sulla produzione dell acciaio. Mentre milioni di contadini 1949 Nascita della Repubblica popolare cinese si trasferivano nelle città per lavorare nelle fabbriche, nelle campagne si formarono le Comuni popolari, grandi aziende collettive dove la terra, il Comprendo Sottolinea nel testo con colori bestiame e gli attrezzi agricoli erano di proprietà comune. Le Comuni ofdiversi che cosa fece il nuovo frivano anche servizi sociali, come la scuola e gli ospedali, sotto la guida regime comunista in campo di funzionari del partito. industriale e agricolo. LA RIVOLUZIONE CULTURALE Le riforme attuate dal regime comunista non furono però efficaci e alla fine degli anni Cinquanta la produzione agricola crollò, provocando una terribile carestia, che portò alla morte per fame di quasi 30 milioni di persone. Per riaffermare il proprio ruolo di leader contro critiche e oppositori, Mao lanciò nel 1965 la rivoluzione culturale : gruppi di giovani studenti e soldati noti come Guardie rosse istituirono in ogni luogo del paese processi pubblici contro intellettuali, politici e insegnanti, con lo scopo di eliminare privilegi e differenze di classe. Bastava essere indicati come nemici della rivoluzione per venire uccisi oppure internati nei laogai, i campi di rieducazione attraverso il lavoro . Le violenze di massa raggiunsero un livello così alto da spingere lo stesso Mao, nel 1967, a dichiarare terminata la rivoluzione culturale . studio con metodo Memorizzo 1965-67 Rivoluzione culturale Comprendo Rispondi a voce in massimo 2 minuti. - Che cosa fu la rivoluzione culturale? CAPITOLO 16 Dalla decolonizzazione ai nuovi scenari mondiali 397

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi