Ti racconto la Storia - volume 3

LA CONFERENZA DI BANDUNG E IL TERZO MONDO Nel 1955, per sottrarsi alle contrapposizioni della Guerra fredda, 29 paesi africani e asiatici, fra cui la Cina, l India, il Pakistan, l Egitto oltre alla Iugoslavia di Tito si riunirono in una conferenza a Bandung, in Indonesia, in rappresentanza di un miliardo e mezzo di persone, circa la metà della popolazione mondiale dell epoca. Questo insieme di paesi si definì da allora Terzo mondo , per distinguersi dal Primo mondo dei paesi capitalisti e dal Secondo mondo dei paesi sotto il controllo sovietico ( carta a p. 390). L incontro si concluse con la condanna di ogni forma di dominio coloniale e pose le basi per la nascita del movimento dei paesi non allineati , che puntavano cioè a trovare una collocazione internazionale autonoma, senza allearsi né con il blocco occidentale dominato dagli Stati Uniti né con quello orientale dominato dall Unione Sovietica. Il movimento comprendeva tuttavia paesi molto diversi fra loro per dimensioni demografiche, collocazione geografica e sistemi politici, e perciò faticò a trovare una linea politica comune. studio con metodo Memorizzo 1955 Conferenza di Bandung tra 29 paesi africani e asiatici Comprendo Sottolinea nel testo che cos è il movimento dei paesi non allineati . la parola Nasser (Egitto), Nehru (India) e Tito (Iugoslavia), i tre maggiori esponenti dei paesi non allineati . Il primo a usare l espressione Terzo mondo negli anni Cinquanta fu lo scrittore francese Alfred Sauvy per indicare i paesi afflitti dalla povertà e dal mancato sviluppo. Sauvy si riferiva al Terzo Stato della Francia prerivoluzionaria, cioè la maggioranza del popolo esclusa dai diritti di cui godevano il clero (Primo Stato) e i nobili (Secondo Stato). Allo stesso modo, il Terzo mondo comprendeva molti paesi di recente indipendenza in Africa e Asia, esclusi dalla ricchezza e dalle condizioni di vita dei paesi del Primo mondo (paesi capitalisti) e del Secondo mondo (paesi socialisti), e caratterizzati invece dalla scarsità di cibo, acqua potabile, cure mediche, istruzione. Nei decenni successivi l espressione fu sostituita da quella di paesi in via di sviluppo , per indicare gli Stati dove, sia pure con molte difficoltà e grazie agli aiuti dei paesi più ricchi, era stata intrapresa la strada dello sviluppo economico. IL NEOCOLONIALISMO La debolezza dei paesi del Terzo mondo consentì ai paesi sviluppati di esercitare la loro influenza sui nuovi Stati attraverso il neocolonialismo, ossia una nuova forma di dipendenza basata sullo sfruttamento economico. Protagoniste del neocolonialismo furono le compagnie multinazionali, in larga parte statunitensi. Queste grandi imprese ricavavano enormi profitti dall importazione di beni e materie prime in particolare il petrolio, l oro, il rame dalle ex colonie. In molti Stati del Terzo mondo, inoltre, si sviluppò la monocoltura agricola: ogni paese, cioè, si specializzava nella coltivazione di un prodotto, come il caffè, il cacao e il cotone, che era destinato non tanto a soddisfare il fabbisogno di cibo della popolazione, quanto all esportazione in Occidente. 394 UNIT 4 Il mondo nell età della Guerra fredda studio con metodo Comprendo Rispondi a voce in massimo 2 minuti. - Perché si parla di neocolonialismo? - In che cosa consisteva lo sfruttamento economico delle ex colonie?

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Dal Novecento a oggi