Ti racconto la Storia - volume 3

UN BILANCIO CATASTROFICO Dopo quasi sette anni di guerra, il bilancio delle perdite umane era catastrofico. Un conto preciso è impossibile, ma le stime parlano di una cifra fra i 55 e i 70 milioni di morti, dei quali 26 milioni solo in Unione Sovietica e 27 milioni in Asia. Per la prima volta nella storia dei conflitti, più della metà di questi morti erano civili, vittime dei bombardamenti, di malnutrizione e malattie, di assassini ed eccidi di massa, in primo luogo la Shoah. I sopravvissuti dovettero ricominciare a vivere in un mondo devastato e permeato di violenza. ESPULSIONI ED ESODI DELLA POPOLAZIONE EUROPEA La guerra aveva allontanato circa 40 milioni di europei dalle proprie abitazioni e molti non vi fecero mai ritorno. Fra i 10 e i 12 milioni di persone di lingua tedesca fuggirono di fronte all avanzata dell Armata rossa o furono espulsi dalle regioni annesse all Urss. Fra il 1944 e il 1946 quasi 800 000 ebrei e polacchi abbandonarono territori divenuti sovietici. Il processo, spontaneo all inizio, fu in seguito regolamentato da accordi fra gli Stati vincitori. Nell Europa centrale e orientale scomparvero così secolari comunità religiose, culturali, linguistiche. IL CONFINE ORIENTALE ITALIANO L esodo delle popolazioni interessò anche l Italia. A partire dal settembre 1943, dopo la caduta del fascismo, sul confine orientale italiano si scatenò un ondata di violenze. In Istria, zona sotto il controllo dei partigiani iugoslavi, in un clima di odio per i crimini compiuti dai nazifascisti durante l occupazione della Iugoslavia, centinaia di persone furono fucilate e gettate nelle foibe, profonde cavità carsiche simili a pozzi, tradizionalmente usate come discariche. La tragedia non finì qui. Nel maggio 1945 Trieste fu occupata dall esercito di liberazione iugoslavo comandato dal maresciallo Tito, che puntava a formare un regime comunista e ad annettere la città. Per stroncare ogni possibile opposizione furono arrestate, deportate e uccise migliaia di persone, in maggioranza italiane; le foibe furono nuovamente utilizzate per nascondere i corpi delle vittime, stimate fra le 3000 e le 4000 persone. Alla Conferenza di pace di Parigi, come vedremo, l Istria fu assegnata alla Iugoslavia, mentre Trieste fu divisa in due zone: una sotto il controllo alleato e una sotto quello iugoslavo. Gran parte della popolazione italiana dei territori passati sotto la Iugoslavia, per sfuggire all insicurezza e alla violenza, scelse di essere trasferita in Italia: ebbe così inizio un lungo esodo, che si protrasse dal 1945 al 1956. Città dove gli italiani vivevano da secoli, come Fiume e Pola, vennero abbandonate. Complessivamente partirono circa 300 000 persone, il 90% della popolazione italiana dell area. Solo nel 1954 Trieste sarebbe tornata interamente a far parte dell Italia. La città tedesca di Dresda completamente distrutta in seguito ai bombardamenti degli Alleati. studio con metodo Comprendo Rispondi sul quaderno. - Che cosa sono le foibe? - Come cambiò il confine orientale italiano dopo la Conferenza di pace? CAPITOLO 12 La Seconda guerra mondiale 301

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Dal Novecento a oggi