2. La crisi del 1929 e la Grande depressione

2 La crisi del 1929 e la Grande depressione GLI SQUILIBRI DELLA CRESCITA Nel 1929 una grave crisi economica incrinò la fiducia in un progresso che sembrava inarrestabile. Molti furono colti di sorpresa, ma l origine della crisi era da cercare negli squilibri che avevano caratterizzato la crescita degli anni Venti. La ricchezza, infatti, era distribuita in modo disuguale: i profitti di imprenditori, banchieri, affaristi erano cresciuti moltissimo, mentre i salari di operai, contadini, impiegati erano rimasti bassi; per questo motivo i consumatori non erano in grado di acquistare tutte le merci che l industria continuava a immettere sul mercato. Inoltre, la produzione industriale e agricola in Europa si stava riprendendo e gli Stati europei non acquistavano più in modo massiccio dagli Stati Uniti. Tutti questi fattori causarono una crisi di sovrapproduzione, dovuta cioè alla produzione in eccesso di merci che rimangono invendute. LE SPECULAZIONI FINANZIARIE Alla crisi di sovrapproduzione si accompagnò una crisi finanziaria. Industriali e uomini d affari investirono gli alti guadagni che avevano ottenuto per comprare grandi quantità di azioni delle aziende quotate in Borsa. Nel corso degli anni Venti, a causa della grande richiesta, il prezzo delle azioni continuò ad aumentare, generando un ondata di speculazioni da parte sia di uomini d affari sia di piccoli risparmiatori e impiegati, che compravano e rivendevano azioni con la speranza di ottenere guadagni rapidi e facili. Persone in fila a New York per ricevere il pane distribuito da una società di assistenza durante la Grande depressione. VIDEO La crisi del 1929 studio con metodo Colgo le relazioni Sottolinea nel testo le cause della crisi di sovrapproduzione. speculazione: acquisto di beni o azioni al solo scopo di rivenderli in un momento successivo, in modo da ottenere un forte guadagno in base alla differenza tra i prezzi attuali e quelli futuri. la parola La Borsa è il luogo dove si acquistano e si vendono le azioni, cioè le quote (le parti) di proprietà di un azienda. Oggi la Borsa non è più uno spazio fisico, come in passato, ma è una piattaforma informatica dove si incrociano le proposte di acquisto e di vendita. Per un azienda quotarsi in Borsa, cioè mettere in vendita le proprie azioni, rappresenta un modo per raccogliere il capitale di cui ha bisogno. Gli investitori, cioè coloro che investono il proprio denaro in Borsa, comprano 224 UNIT 3 Dalla crisi del 1929 alla Seconda guerra mondiale le azioni di un azienda a un certo prezzo; se l azienda va bene, il valore delle azioni sale e l investitore guadagna; se la società va male, il valore delle azioni scende e l investitore può perdere dei soldi. Il valore delle azioni varia però anche in base alla domanda: più un azione è richiesta, più il prezzo sale. importante che gli investitori abbiano informazioni affidabili sull andamento delle aziende: sono previste multe per chi, per esempio, comunica notizie false che possono influire sui prezzi delle azioni.

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi