APPROFONDIMENTO: Il sistema del Gulag

IL MITO DELL URSS In Occidente si diffuse in questo periodo, fra intellettuali, politici e gente comune, il mito dell Urss : a molti la dittatura staliniana sembrò in grado di modernizzare il paese, seppure con metodi brutali. L economia pianificata socialista pareva riuscire a promuovere uno sviluppo spettacolare, mentre l economia capitalista era soggetta a crisi economiche, come quella del 1929 ( capitolo 9, p. 224), che provocavano calo della produzione e disoccupazione. In realtà la concentrazione di investimenti nell industria pesante si accompagnò all assenza di beni di consumo sul mercato, e quindi fece venir meno negli operai la spinta a lavorare di più per vivere meglio; nelle campagne la mancanza del bestiame necessario per arare i campi e di fertilizzanti impedì per decenni un significativo sviluppo dell agricoltura. Inoltre l Urss, nonostante i proclami, non era il paese dell uguaglianza: una forte differenziazione dei salari divideva i lavoratori più qualificati dagli strati meno privilegiati, i dirigenti di partito dal resto della popolazione. studio con metodo Organizzo le informazioni Costruisci una tabella sul quaderno indicando, nella prima colonna, in che cosa consisteva il mito dell Urss; nella seconda colonna, gli elementi in contrasto con questo mito. IL SISTEMA DEL GULAG Gulag è la sigla della Direzione Centrale dei campi di lavoro collettivi , un organo creato nell ottobre del 1930 per controllare una rete di più di 500 campi di reclusione, confino e deportazione sparsi in tutto il territorio dell Unione Sovietica, Mosca compresa (nella foto, un ex campo di lavoro nel Nord del paese). Il Gulag è divenuto il simbolo della storia dell Urss negli anni di Stalin. Si calcola che, nei 25 anni della sua esistenza, circa 18-20 milioni di persone furono internate nei campi. La grande maggioranza dei detenuti era costituita da uomini giovani e poco istruiti, per lo più condannati per reati comuni; i condannati per reati controrivoluzionari , cioè coloro che erano stati identificati come nemici del regime, si aggirava negli anni Trenta attorno a un terzo del totale. Nel momento di massima espansione, all inizio degli anni Cinquanta, il Gulag raggiunse i 2,5 milioni di detenuti e contribuiva per il 10% all economia nazionale: i prigionieri erano infatti impiegati nelle miniere, nello scavo di canali e nelle costruzioni. Le durissime condizioni in cui i detenuti vivevano e lavoravano provocarono un alta mortalità: almeno 500 000 vittime negli anni Trenta e un numero maggiore nel decennio successivo.

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi