4. L’Italia antifascista

4 L Italia antifascista L EMIGRAZIONE DEGLI OPPOSITORI POLITICI In seguito alle leggi fascistissime del 1925-26 divenne sempre più difficile manifestare dissenso verso il fascismo. Molti di coloro che si erano opposti all ascesa di Mussolini si isolarono dalla vita pubblica, dando un adesione solo apparente al regime. Altri abbandonarono l Italia per trasferirsi all estero, soprattutto in Francia, come i liberali Giovanni Amendola e Piero Gobetti (che morirono entrambi in Francia per le conseguenze di aggressioni fasciste subite in Italia); i socialisti Filippo Turati e Gaetano Salvemini; il cattolico Luigi Sturzo; i fratelli Carlo e Nello Rosselli, anche loro emigrati in Francia, dove furono assassinati nel 1937 da militanti dell estrema destra francese. In Italia l opposizione antifascista si organizzò clandestinamente tenendo i contatti con gli antifascisti all estero. Il Partito comunista riuscì a mettere in piedi un estesa rete formata da piccoli gruppi, con uomini e donne provenienti in gran parte dalla classe operaia. IL CARCERE E IL CONFINO Fra il 1926 e il 1943 vennero incriminate per antifascismo di fronte al Tribunale speciale 15 806 persone. Molte furono condannate a lunghi periodi di carcere, come il segretario del Pci Antonio Gramsci, arrestato nel 1926 e liberato solo undici anni più tardi, poco prima della sua morte. Altri intellettuali e antifascisti, considerati pericolosi per l ordine pubblico, vennero inviati al confino, cioè obbligati a risiedere in un determinato luogo, in genere su un isola o in piccoli paesi sperduti dell interno del Meridione, sotto la stretta sorveglianza della polizia. La lotta antifascista nel corso degli anni Trenta non ottenne grandi risultati, anche per l efficace opera di repressione, eppure testimoniò l esistenza di un altra Italia, che non si era piegata al regime. studio con metodo Organizzo le informazioni Sottolinea nel testo le informazioni principali del paragrafo, poi riassumile in un breve testo dal titolo: L antifascismo e la sua repressione. Alcuni esponenti del movimento clandestino antifascista Giustizia e Libertà, fondato nel 1929 in Francia dai fratelli Carlo (terzo da sinistra in prima fila) e Nello Rosselli, che saranno entrambi assassinati nel 1937. CAPITOLO 7 Il regime fascista in Italia 183

Ti racconto la Storia - volume 3
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Dal Novecento a oggi