Ti racconto la Storia - volume 3

ESERCITI DI MILIONI DI UOMINI La Prima guerra mondiale ebbe un carattere di massa, con eserciti di dimensioni mai viste prima, grazie alla leva di massa obbligatoria per tutti i giovani uomini: tra il 1914 e il 1918 circa 75 milioni di uomini, fra i 18 e i 50 anni, indossarono una divisa e andarono a combattere. Nei combattimenti furono coinvolte anche truppe provenienti dai domini coloniali: per la Francia circa 400 000 africani, schierati in prima linea; per la Gran Bretagna 150 000 indiani, arruolati come truppe ausiliarie (cioè destinate a servizi amministrativi e di trasporto). LA SORTE DELLA POPOLAZIONE CIVILE La Prima guerra mondiale fu una guerra di massa anche perché, oltre ai milioni di soldati al fronte, coinvolse le popolazioni civili. Nelle aree dove si combatteva e che furono occupate a lungo dagli eserciti vi furono requisizioni di prodotti agricoli, saccheggi, violenze. In molti casi gli abitanti furono costretti ad abbandonare le proprie case per affrontare l incerto destino di profughi. Diverse nazioni, inoltre, adottarono misure repressive contro i propri cittadini appartenenti a nazionalità percepite come nemiche , arrivando fino alla deportazione. LO STERMINIO DEGLI ARMENI Il destino più tragico toccò agli armeni, una minoranza cristiana che viveva all interno dell Impero ottomano. Dopo essere entrato in guerra a fianco degli Imperi centrali, il governo turco accusò gli armeni di complicità con la Russia, che ne sosteneva le richieste di indipendenza. Secondo un piano prestabilito, a partire dall aprile 1915 gli armeni furono arrestati, massacrati o spinti con la forza verso il deserto della Siria, dove molti morirono per la fame, gli stenti e le malattie: si trattò di un vero e proprio genocidio, cioè la distruzione intenzionale di un popolo ( Ieri e oggi, p. 140). Si stima che, su circa due milioni di armeni, le vittime dello sterminio siano state fra le 700 000 e il milione, compresi vecchi, donne e bambini. Un piccolo rifugiato armeno (1918 circa). studio con metodo Comprendo Sottolinea nel testo le risposte. - Chi erano gli armeni? - Di che cosa li accusò il governo ottomano? la parola Il termine deportazione indica un trasferimento di popolazioni organizzato dalle autorità politiche e militari all interno di uno Stato, spesso verso aree spopolate e periferiche del paese. Dalla seconda metà dell Ottocento questa pratica, attuata fin dall antichità, fu applicata in modo più massiccio e rapido grazie allo sviluppo dei trasporti ferroviari e all impiego di forze di polizia efficienti. Nel corso della Prima guerra mondiale le deportazio- 124 UNIT 2 La Grande guerra e la crisi dell equilibrio europeo ni si verificarono soprattutto in quelle zone d Europa dove sopravvivevano grandi imperi multinazionali: in Russia, nell Europa centro-orientale, nei Balcani. L obiettivo era allontanare gruppi di popolazione che, per la loro appartenenza nazionale o religiosa, erano considerati disposti a collaborare con il nemico. Nella quasi totalità dei casi la deportazione non fu la punizione per reali episodi di tradimento, ma un metodo per prevenirli.

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Dal Novecento a oggi