4. Le riforme di Giolitti

4 Le riforme di Giolitti

La n

Secondo Giolitti lo Stato doveva mantenersi neutrale nella “questione sociale”, senza schierarsi né con i lavoratori né con gli imprenditori: la libera contrattazione fra i due gruppi avrebbe portato al miglioramento delle condizioni delle classi lavoratrici, contribuendo così a creare una pace sociale e a dare stabilità al paese.

leggere la storia attraverso

le fonti: La neutralità dello Stato secondo Giolitti

Ecco un passo del discorso pronunciato da Giovanni Giolitti in Parlamento il 4 febbraio 1901, in cui il politico italiano spiega perché lo Stato non deve intervenire nei conflitti fra lavoratori e datori di lavoro.

Il governo quando interviene per tener bassi i salari commette un’ingiustizia, un errore economico e un errore politico. Commette un’ingiustizia perché manca al suo dovere di assoluta imparzialità tra i cittadini, prendendo parte alla lotta contro una classe. Commette un errore economico perché turba il funzionamento economico della legge della domanda e dell’offerta, la quale è la sola legittima regolatrice della misura dei salari come del prezzo di qualsiasi altra merce. Il governo commette infine un errore politico perché rende nemiche dello Stato quelle classi le quali costituiscono in realtà la maggioranza del paese1.

(da Discorsi parlamentari di Giovanni Giolitti, Tipografia della Camera dei deputati, Roma 1953)

1. quelle classi… paese: Giolitti si riferisce ai lavoratori dell’industria e dell’agricoltura.

Leggi il documento e svolgi le attività.

1. Completa la tabella.

2. Sottolinea nel testo con tre colori diversi perché, secondo Giolitti, il governo commette un’ingiustizia, un errore economico e uno politico quando interviene per mantenere bassi i salari.
3. Esponi il significato del documento in massimo 2 minuti.

La vignetta mostra Giolitti, a sinistra, mentre dialoga con gli industriali, vestito come loro; a destra, invece, si rivolge ai contadini e agli operai indossando abiti più semplici.