Agenda 2030 – Pace, giustizia e istituzioni forti

01 attivamente 2 OK.qxp_Layout 1 09/02/22 16:00 Pagina 61 1. La comunicazione Agenda 2030 Goal 16 Pace, giustizia e istituzioni forti Nessuno di noi vorrebbe vivere in un Paese dove c è la guerra, perché guerra significa distruzione, morte, scarsità di cibo e di risorse, minori possibilità di istruzione e limitazioni delle libertà. La pace non è solo una decisione politica e degli Stati; la si crea nei luoghi in cui viviamo ogni giorno: la famiglia, la scuola, gli amici, gli ambienti sportivi ecc. E se non vi è pace nei luoghi in cui viviamo, non sarà possibile costruirla neppure a livello mondiale. Cercare la pace significa eliminare ogni forma di violenza fisica, verbale e psicologica dalla nostra vita. Non bisogna pensare che sia una cosa da grandi o una prerogativa degli adulti: va costruita da ognuno di noi a qualsiasi età, ogni giorno, prestando attenzione a ciò che facciamo. Le parole che usiamo, per esempio, sono molto importanti: possono esprimere simpatia, collaborazione, affetto, ma possono anche offendere, discriminare, avvilire. Dalle parole può nascere il dialogo o lo scontro, ecco perché è bene evitare espressioni forti, offensive, violente o volgari. Oggi, inoltre, la comunicazione è spesso affidata ai social network, alle chat: in questi casi non vediamo fisicamente il destinatario della comunicazione e abbiamo meno controllo su ciò che diciamo e su come viene interpretato. Non dobbiamo mai dimenticare che chi legge i nostri messaggi è una persona, con delle idee e una propria sensibilità. Se poi comunichiamo in una chat di gruppo, è ancora più facile offendere o svilire qualcuno. Ci sentiamo più liberi di dire ciò che ci passa per la testa perché ci sembra di non avere di fronte nessuno, ma non è così. L altro va sempre rispettato, nella sua unicità e dignità di persona. Ognuno di noi è responsabile della pace del mondo, e un mondo in cui vi è pace è un mondo più rispettoso dell altro e dunque più giusto.

Attivamente Junior
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