Palestra di scrittura

c. Andavo a ballare a Chandlerville, a Winchester invece per giocare a snap-out.1 Una volta ci siamo scambiate i cavalieri, e così sulla via del ritorno nel chiaro di luna di metà giugno ho conosciuto Davis. Ci siamo sposati e abbiamo vissuto insieme settant anni, sempre lavorando, ma godendocela anche, e tirando su dodici figli di cui otto persi, ahimè, prima che avessi sessant anni. Ho filato, lavorato al telaio, ho fatto lavori di casa, ho curato i malati, ho coltivato il giardino e nei giorni di festa ho girovagato per i campi dove cantavano le allodole, e lungo le rive dello Spoon dove ho raccolto un mucchio di conchiglie, di fiori e di erbe medicinali a volte, rivolta ai boschi sulle colline, urlavo, a volte cantavo nelle verdi vallate. A novantasei anni ho sentito di aver vissuto abbastanza e mi sono lasciata prendere da un dolce riposo. Che vogliono dire adesso tutte queste sofferenze, esaurimenti, collere, delusioni, speranze incrinate? Ah, figli e figlie degeneri, la vita per voi è una sfida troppo grande Ci vuole vita per amare la Vita. trad. it. di Luigi Ballerini 1. snap-out: un gioco di carte (più che altro lo giocano i bambini) che si può anche chiamare semplicemente snap. Snap out significa scuotersi , scrollarsi , svegliarsi , ed è usato, qui, al modo imperativo. Quindi scuotiti , svegliati o semplicemente sveglia . Bisogna essere infatti i primi a dire sveglia quando vengono giocate due carte dello stesso valore [ndt]. Esercizio 2 Scrivi sul quaderno un breve testo in cui confronti le traduzioni dell esercizio 1. Con cludi con una valutazione, indicando la traduzione che ti è sembrata più efficace, anche in relazione al testo di partenza (per questo aspetto puoi avviare una discussione in classe con l insegnante di Inglese). Tutto si può confrontare La nobile arte del confronto non riguarda solo oggetti e testi molto simili tra loro. L accostamento tra oggetti diversi può condurre a scoperte assai originali e profonde, come quella fatta dallo scrittore Giovanni Giudici e registrata in un suo libro di appunti, dal titolo Andare in Cina a piedi. Racconto sulla poesia. Nel testo vengono sottolineate le affinità tra la poesia e il caleidoscopio. Tutti sanno cos è un caleidoscopio: un tubo di cartapesta con a un estremità l oculare e all altra un certo numero di frammenti multicolori, inseriti in un piccolo sistema di specchi che, a una minima rotazione del tubo, danno luogo a tutta una serie di seducenti figurazioni. Non so bene se questo giocattolo sia ancora in voga fra i bambini. Forse no: una bambina che adesso ha sei anni lo accolse, una volta che glielo regalai, con modesto interesse. Ma affascinanti erano per me i caleidoscopi che mi fabbricavo da bambino. Si prendevano due fogli di quaderno: uno lo si avvolgeva a forma di tubo e l altro (provo a rifarlo, ma non ci riesco) veniva confezio- 88

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