Palestra di scrittura

Tipologia A PROSA Ben sai come ne l aere si raccoglie quell umido vapor che in acqua riede, 111 tosto che sale dove l freddo il coglie. Giunse quel mal voler che pur mal chiede con lo ntelletto, e mosse il fummo e l vento 114 per la virtù che sua natura diede. Indi la valle, come l dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse 117 di nebbia; e l ciel di sopra fece intento, sì che l pregno aere in acqua si converse; la pioggia cadde, e a fossati venne 120 di lei ciò che la terra non sofferse; e come ai rivi grandi si convenne, ver lo fiume real tanto veloce 123 si ruinò, che nulla la ritenne. Lo corpo mio gelato in su la foce trovò l Archian rubesto; e quel sospinse 126 ne l Arno, e sciolse al mio petto la croce ch i fe di me quando l dolor mi vinse; voltòmmi per le ripe e per lo fondo, 129 poi di sua preda mi coperse e cinse . [109-111] Sai bene come nell aria (aere) si raccolga (raccoglie) quel vapore umido che ritorna a essere acqua (in acqua riede) non appena (tosto che) sale dove il freddo lo prende (il coglie). [112-114] Quello (quel) [il diavolo] congiunse (giunse) la malvagia intenzione (mal voler), che cerca (chiede) solo (pur) il male, con l intelletto, e mosse il vapore (fummo) e il vento per il potere (virtù) che gli diede la sua stessa (sua) natura. [115-117] Quindi (Indi), non appena (come) finì il giorno ( l dì fu spento), coprì con la nebbia [la pianura] da Pratomagno fino alla giogana (gran giogo); e rese (fece) il cielo sopra denso di nubi (intento), [118-120] al punto che l aria (aere) satura (pregno) si trasformò (converse) in acqua; cadde la pioggia e si riversò (venne) nei fossati quella parte di lei (di lei ciò) che la terra non poté assorbire (non sofferse); [121-123] e come [l acqua] confluì (si convenne) nei torrenti (rivi grandi), si riversò (ruinò) verso il fiume reale così velocemente (tanto veloce) che nulla poté fermarla (la ritenne). [124-126] L Archiano impetuoso (rubesto) trovò il mio corpo gelato sulla foce; e lo (quel) sospinse nell Arno, e sciolse la croce sul mio petto [127-129] ch io feci con le mie braccia (di me) quando il rimorso ( l dolor) mi sopraffece (mi vinse); mi rivoltò (voltòmmi) sulle rive (ripe) e sul fondo, poi con la sua preda [i detriti trascinati dalla corrente] mi ricoprì (coperse) e mi circondò (cinse) . INTERPRETAZIONE Sulla base dell analisi condotta, sviluppa un commento del testo. Dopo aver presentato brevemente il testo, averlo contestualizzato nel periodo storico di riferimento e nell opera dell autore, concentrati, in particolare, sul tema della disubbidienza, come presentato in questo testo e in altri dell autore o di autori a te noti. 249

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