La comunicazione verbale e non verbale

La comunicazione verbale e non verbale Quando incontri i tuoi amici per strada, li saluti e ti fermi a parlare con loro del film visto la sera prima. A scuola, spieghi al professore ciò che hai studiato. Sui social network descrivi un episodio buffo che ti è successo durante la giornata. Quando entri in un negozio chiedi al commesso quanto costano le scarpe che ti piacciono tanto. Questi sono solo alcuni dei tanti esempi di ciò che ti accade frequentemente durante la giornata, qualcosa di fondamentale e al tempo stesso naturale: parli, ascolti, rispondi, scambi informazioni, leggi sms, esprimi un parere, discuti. In una parola: comunichi. Se ci pensi bene, la tua vita, così come la vita di ogni essere umano, ruota intorno alla comunicazione. CHE COS COM FATTA La COMUNICAZIONE consiste nel mettere in comune con altre persone (che possono anche essere lontane da noi nel tempo e nello spazio) notizie, informazioni, pensieri, idee, sentimenti, emozioni. Può essere: ¬ verbale, quando avviene attraverso le parole (in latino verba), usate sia nello scritto sia nel parlato, come in un articolo di giornale o in una telefonata; ¬ non verbale, quando avviene con elementi diversi dalle parole, come le immagini, i suoni, gli odori, i gesti (per esempio un dipinto o un saluto con la mano). Le due modalità (verbale e non verbale) possono anche coesistere nella stessa comunicazione: pensa alla chiacchierata con un amico, in cui c è l elemento verbale del parlato, ma c è anche la gestualità, non verbale, dell espressione del viso e del movimento delle mani; oppure pensa ai film in cui sono presenti una parte parlata e una visiva e sonora. FOCUS COMUNICAZIONE DI MASSA E VILLAGGIO GLOBALE La forma della comunicazione si è trasformata molto nel corso del tempo, facendosi sempre più veloce e intensa con il diffondersi di mezzi tecnici come la stampa, la televisione, la radio, il cinema, internet. Attraverso questi strumenti è possibile diffondere notizie e interagire in tempo reale, anche se emittente e destinatario si trovano a migliaia di chilometri di distanza. A differenza della comunicazione interpersonale, che porta due o più persone a uno scambio vicendevole, e della comunicazione uno-molti , in cui un unico soggetto si rivolge a un gruppo definito di persone, nelle comunicazioni di massa uno stesso messaggio raggiunge, grazie all uso di particolari tecnologie, un gran numero di individui (una massa, appunto) che non si conoscono fra loro, che sono separati fisicamente l uno dall altro e sono accomunati solo dal fatto di condividere un punto d interesse o di 12 attrazione, reso disponibile a ciascuno di essi simultaneamente. La comparsa di internet alla fine degli anni Novanta, in particolare, ha segnato la nascita di un modello di comunicazione del tipo molti-a-molti : chiunque abbia accesso alla rete può infatti comunicare virtualmente con tutti gli utilizzatori connessi in quel momento. Il sociologo canadese Marshall McLuhan (1911-1980) ha rappresentato questa situazione attraverso la celebre definizione di villaggio globale . Le due parole sono evidentemente contrapposte: il villaggio è la dimensione minima di aggregazione umana; globale, invece, rimanda a un estensione planetaria. L ossimoro è tuttavia perfetto per esprimere come oggi sia possibile raggiungere rapidamente e simultaneamente un grandissimo numero di persone in luoghi diversi, e come la comunicazione sia massiccia e tuttavia accessibile a tutti.

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