Palestra di scrittura

Tutti i santi giorni (o quasi) La parola diario viene da dies, giorno . La scrittura, dunque, dovrebbe essere giornaliera (anche se spesso non lo è) e commentare fatti e sentimenti della giornata appena trascorsa o anche di un evento recente. Per questo i tempi verbali più utilizzati sono il presente e il passato prossimo. La pagina di diario è sormontata nella maggioranza dei casi da una data e l avvio della scrittura coincide generalmente con la formula Caro Diario, che presuppone una personificazione del diario medesimo. Nulla vieta, tuttavia, che tale espressione manchi o, ancora, che al diario venga dato un nome, come fece per esempio Anne Frank, che pensò di trattare il diario come un amica e di chiamarla Kitty. Esercizio 3 Scrivi una pagina di diario seguendo lo schema proposto. a. Data: ______________________________ b. Avvio: Caro/Cara ____________________ (dai un nome al tuo diario, motivando la tua scelta) c. Argomento: _______________________________________________________________________ (un fatto della giornata che ti ha fatto pensare che il mondo è un posto ingiusto ma che ci sono moltissimi buoni modi, oltre che buoni motivi, per provare a cambiarlo) d. Corpo centrale Racconto dell episodio: ___________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Riflessioni sull ingiustizia del mondo: ________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Riflessioni sull opportunità e la possibilità di cambiare le cose: ___________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Propositi per il futuro: _____________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Esercizio 4 Diario 1938 è un testo di Elsa Morante pubblicato postumo, che è possibile definire un diario onirico . L autrice, infatti, racconta per lo più le condizioni e gli avvenimenti dei pro pri sogni, fatti durante l anno segnalato nel titolo. Ti proponiamo un passaggio del testo: leggilo e segui i passi proposti di seguito per comporre una pagina del tuo diario onirico . 4A. LEGGIAMO IL TESTO 5 10 118 Roma, 21 gennaio 1938 Reminiscenza di sogni. Ieri sera andai a letto con la sensazione di chi va incontro ad avventure ignote. Apposta ci andai quasi subito dopo pranzo, infatti basta così poco, un po più o meno di cibo, una qualità diversa di vitto, [ ] leggere variazioni nelle sensazioni del giorno per cambiare le visioni dei nostri sogni. Svegliandomi però, prima sull alba e poi un po più tardi, non ricordavo di aver sognato nulla. [ ] Più tardi, facendo colazione, mi è avvenuto di pensare a O. e alla pianta che mi ha regalato. A un tratto, in un lampo, ho rivisto il luogo e il pensiero del sogno. Ero in un orto, precisamente quello di mia madre, dinanzi alla casa. Come quei piccoli appezzamenti dei fiorai questo giardino era ingombro di vasi, con quei bellissimi fiori rosa, pieni e molli, che si tengono nei salotti. Non so come si chiamino. Con un desiderio enorme fissavo uno di quei vasi e supplicavo mia madre di darmelo. Ne aveva tanti! In cambio, se voleva, le avrei dato quella pianta grassa di O., che non fa fiori. Ma mia madre, con una piccola mossa di rincrescimento sulle labbra,

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