3. Definisci le caratteristiche

Scrivere per ESPRIMERE L io è posto al centro di ogni riga e attraverso il suo filtro viene presentato tutto: paesaggi, lavori, rapporti interpersonali, persone, concetti. L espressione dell io si intreccia con brevi cenni descrittivi (la stazione nel testo A), narrativi (la partenza della sorella Paula in treno nel testo A; la visita in fabbrica della commissione nel testo B), argomentativi/ persuasivi (la definizione dolceamara dei rapporti tra felicità, infelicità, gioia nel testo C). Ciascun testo, inoltre, mette in evidenza alcuni concetti-chiave: l esser vuoto come una caverna da parte di Michelstaedter; il sentirsi inadatto e impossibilitato ad adattarsi da parte di Kafka; il voler pensare la gioia e provare a crederci come a qualcosa di cui si sospetta l autenticità da parte di Raboni. 3 DEFINISCI LE CARATTERISTICHE Che cosa sono? I TESTI ESPRESSIVI hanno come finalità quella di comunicare stati d animo, sensazio- ni, pensieri di chi li scrive. Quali caratteristiche hanno? Ecco alcune delle tipologie di scrittura che con più forza esibiscono questa finalità. La lettera informale, con la sua versione digitale, l e-mail ha per destinatario una persona assente con cui si desidera condividere stati d animo, sensazioni, pensieri o alla quale si vuole comunicare qualcosa di sé, chiedendole in genere, più o meno esplicitamente, di fare la medesima cosa. Il diario ha per destinatario l autore stesso che, specie nel diario intimo, scrive per guardarsi meglio dentro. Ma un diario ha anche la finalità di ricordare e valutare situazioni, sentimenti, libri letti, film guardati, canzoni ascoltate o ancora di abbozzare o ribadire temi e problemi affrontati in opere di diversa tipologia (il che vale soprattutto per scrittori, artisti, registi, intellettuali ecc.). Esistono diari dedicati anche a momenti particolari della vita di chi li scrive: il diario di viaggio, per esempio, di guerra e di bordo. La poesia per lo più è rivolta a un pubblico ampio, specie se scritta per la pubblicazione o pubblicata. Nulla vieta, tuttavia, che si scrivano poesie per se stessi o per una o poche persone, trovando nel linguaggio poetico una forma congeniale e migliore di altre per esprimere stati d animo, sensazioni e pensieri. In genere dunque la lettera e il diario sono destinati a una fruizione ristretta. Tuttavia accade talvolta che un autore decida di pubblicare e raccogliere mentre è in vita le proprie lettere (è il caso di Petrarca) o il proprio diario. Del resto, lettere e diari inizialmente pensati come testi privati (ne sono esempi i testi di Michelstaedter e di Kafka sopra riportati) possono divenire pubblici per scelta degli eredi e di editori e curatori che pubblicano testi simili per via di una qualche loro rilevanza letteraria, storica, sociologica, estetica, documentaria (a proposito si possono ricordare le Lettere dal carcere di Antonio Gramsci o le Lettere di condannati a morte della resistenza italiana). Inoltre, esistono lettere aperte, destinate a essere pubblicate per esempio in un giornale, e diari in pubblico, come quello pubblicato su rivista e poi in volume in due edizioni diverse (1956 e 1970) da Elio Vittorini e orgogliosamente presentato dall autore come «un romanzo di idee [ ] di un intellettuale italiano in lotta, a dispetto della propria stessa inclinazione al lirismo e alla felicità, per la rifondazione di un rapporto difficile, quasi impossibile, se non addirittura proibito fra letteratura che non cambia e realtà che cambia . Una sorta di diario in pubblico è anche il blog: una forma di scrittura in rete nella quale chi scrive può riflettere su accadimenti privati e pubblici, esprimere il proprio punto di vista, le proprie sensazioni e i propri pensieri indirizzando il testo a un pubblico ampio e variegato. 115

Palestra di scrittura
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