Gli albori del Risorgimento

Il Congresso di Vienna si pone inoltre l obiettivo di ripristinare un sistema dell equilibrio analogo a quello vigente in Europa prima del 1789. La stabilità politica del continente viene affidata alle relazioni tra le maggiori potenze: la Francia restaurata , l Impero austriaco (cui vengono assegnati la Lombardia, già controllata prima delle guerre napoleoniche, e il Veneto), la Prussia, sempre più egemone in area tedesca, l Inghilterra e la Russia. L aspirazione alla stabilità non esaurisce però il panorama politico del tempo. Al contrario, l Europa del primo Ottocento è attraversata da forti tensioni che hanno per protagonisti i ceti intellettuali e borghesi e gli strati più giovani della popolazione, nei quali si sono radicate le idee di libertà propagandate dalla Rivoluzione francese. Le organizzazioni rivoluzionarie come la Massoneria e la Carboneria operano per lo più in forma segreta, per sfuggire alla repressione della polizia. In conseguenza dell azione di questi gruppi, l Europa della Restaurazione è scossa da episodi insurrezionali volti a introdurre regimi costituzionali, a operare riforme in senso liberale e, in qualche caso, a instaurare forme di governo repubblicane. Simboli in uso nella Carboneria, XIX secolo. Venezia, Museo del Risorgimento. GLI ALBORI DEL RISORGIMENTO I primi moti, nel biennio 1820-1821, si diffondono su scala continentale a partire dalla Spagna, dove l insurrezione dei militari porta all emanazione di una costituzione liberale. Analoghi eventi si verificano in Portogallo, nel Regno delle Due Sicilie e in Piemonte. In Italia, al contenuto politico delle rivendicazioni si sovrappone già in questi anni la lotta per l indipendenza dalle potenze straniere, che segnerà la storia della penisola fino al 1860 e oltre. L unico di questi moti che termina con un successo è quello attuato in Grecia: in seguito all insurrezione, il paese riesce finalmente a conquistare la propria indipendenza dall Impero ottomano (1821-1829). Si concludono con la sconfitta degli insorti anche i moti scoppiati all inizio del decennio successivo, nel 1830 e 1831. Sebbene vi partecipino, oltre ai militari, più ampie fasce della borghesia, le insurrezioni in Italia e Polonia sono represse dall intervento armato di Austria e Russia. Tuttavia, le conseguenze di questi moti sono più rilevanti e durature, soprattutto in Francia, dove si instaura una monarchia liberale che, per quan- to moderata, rappresenta una svolta rispetto all ordine sancito dal Congresso di Vienna, segnando la fine dell età della Restaurazione. In Italia, i moti del 1830 non scalfiscono sostanzialmente l ordine stabilito dalla Restaurazione. Una volta soffocato il tentativo insurrezionale, la situazione dei vari Stati italiani torna a essere caratterizzata dalla chiusura a qualsiasi prospettiva di riforma liberale e di formazione di uno Stato nazionale unitario. La questione del risveglio della coscienza nazionale è centrale nella riflessione politica di questo periodo, ed è indicata, già dai patrioti italiani del tempo, con il termine di Risorgimento . Tra i maggiori protagonisti dell esperienza risorgimentale c è, a partire dagli anni Trenta, la figura di Giuseppe Mazzini (1805-1872), che nel 1831 fonda un organizzazione denominata Giovine Italia allo scopo di stimolare e guidare l insurrezione nazionale. La strada verso l indipendenza nazionale sarà ancora lunga ma la penisola è ormai percorsa da fermenti, idee e speranze che sfoceranno, di lì a poco, nei moti del 1848. L EPOCA E LE IDEE / 9

Il magnifico viaggio - Giacomo Leopardi
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