Operette morali

| Operette morali | Struttura e composizione dell opera VIDEO Operette morali - Temi e pensieri Gli argomenti Testo PLUS Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo Analisi INTERATTIVA Dialogo di Malambruno e Farfarello Lo stile Caspar David Friedrich, Il mare artico o il naufragio della speranza, 18231824. Amburgo, Hamburger Kunsthalle. La prima edizione delle Operette morali (scritte tra il 1824 e il 1827) esce a Milano nel 1827, presso l editore Stella, e comprende 20 prose. Nel 1834 il libro viene ristampato dall editore fiorentino Piatti con l aggiunta di 5 testi composti tra il 1825 e il 1832. La versione definitiva, che comprende 24 prose, esce postuma nel 1845, come primo volume delle Opere complete a cura di Antonio Ranieri. La stesura di queste prose, per la maggior parte dialoghi (che Leopardi aveva in mente già dal 1820 sul modello dei Dialoghi dello scrittore greco del II secolo d.C. Luciano di Samosata), si colloca in un periodo in cui il poeta concepisce la ragione come l unico strumento per riconoscere la radice assoluta del male sofferto dagli uomini, che sta appunto nell anelare a quella felicità resa impossibile dall indifferenza o dall aperta ostilità della natura. Gli spunti da cui nascono le Operette sono diversi, ma rimandano tutti a questa concezione di profondo pessimismo materialistico. L ispirazione può trarre origine da un ricordo erudito, da una riflessione annotata nello Zibaldone, da favole e miti riletti o reinterpretati per far comprendere ai lettori, con tono satirico e distaccato, le verità che la vita, delusione dopo delusione, ha svelato all autore: la vanità e il meccanicismo dell esistenza; la sciocca ingenuità degli individui che si credono al centro dell universo, mentre la natura li ignora; la loro infelicità; la morte non come dolore, ma come cessazione della sofferenza. Protagonisti delle Operette morali sono l io del poeta e la sua visione della vita. Egli infatti affida alla varietà delle situazioni descritte una sorta di fenomenologia dell infelicità: solo contro il mondo, misconosciuto da un pubblico indifferente, fuori moda rispetto ai miti positivi e ottimistici divulgati dagli intellettuali del proprio tempo, Leopardi assembla in questo ampio repertorio del dolore i casi e le vicende che mostrano la durezza e lo strazio della condizione umana. Il linguaggio delle Operette, lontano dalla prosa colloquiale manzoniana, mantiene un inconfondibile patina arcaica e una sintassi complessa, ravvivandosi però grazie alla novità dei pensieri e delle immagini. Il poeta sperimenta soluzioni linguistiche differenti secondo le esigenze della comunicazione: dalle battute argute e dalle tonalità ironiche ai passaggi appassionati e vibranti, dalla vivacità dei dialoghi all impassibilità dell aforisma, in una mescolanza di stili che smorzano la drammaticità dell argomentazione e al tempo stesso dissacrano gli inganni e le illusioni di cui l uomo ama nutrirsi per mascherare la verità del proprio stato.

Il magnifico viaggio - Giacomo Leopardi
Il magnifico viaggio - Giacomo Leopardi