4 - La polemica tra Classicisti e Romantici in Italia

Al di là delle profonde differenze ideologiche, tutti i Romantici sono in tal modo accomunati dal costante riferimento allo spirito del popolo, cioè l insieme dei valori condivisi dall intera comunità nazionale. Il popolo non è più considerato alla stregua di un volgo barbaro o di una plebe incolta, ma costituisce l incarnazione di ideali autentici e spontanei ed è l interprete dell anima collettiva che vivifica la coscienza e le identità delle nazioni. | 4 | LA POLEMICA TRA CLASSICISTI E ROMANTICI IN ITALIA Le peculiarità del Romanticismo italiano Il Romanticismo assume in Italia connotati specifici, derivanti in parte dall illustre tradizione letteraria del paese, attraverso la quale vengono filtrate tutte le esperienze provenienti dall estero, e in parte dalla situazione politica della penisola, caratterizzata dalla frammentazione territoriale e dalla dominazione straniera. La rivalutazione della cultura originaria del popolo italiano, la riscoperta della religiosità, l esaltazione dell eroismo individuale contro l oppressione sono tutti motivi che, nel contesto italiano, portano presto alla sovrapposizione dei termini romantico e patriota , destinati a diventare veri e propri sinonimi, come afferma nel 1819 Silvio Pellico, uno dei protagonisti del Risorgimento. Il ruolo delle riviste Anche per questo motivo, assumono particolare rilevanza le pubblicazioni periodiche: nate con la funzione di diffondere la cultura presso un pubblico più ampio di quello tradizionale, diventano portavoce del dibattito politico, connotandosi come organi di stampa dei governi (è il caso della Biblioteca italiana ) o scegliendo la strada dell innovazione e del liberalismo (come fa Il Conciliatore ). Al contempo, esse si rivelano il luogo ideale per discutere di letteratura, ospitando il confronto-scontro tra le due fazioni in cui si divide il ceto intellettuale italiano: i difensori del Classicismo e i fautori di un processo di rinnovamento, da attuarsi grazie alla spinta e all esempio delle idee romantiche diffuse nel resto d Europa. La provocazione di Madame de Sta l Sulla Biblioteca italiana viene pubblicato, nel gennaio del 1816, lo scritto che avvia la diffusione del Romanticismo nella penisola: Sulla maniera e utilità delle traduzioni, traduzione, a cura di Pietro Giordani, di un articolo presentato in 12 / GIACOMO LEOPARDI forma di lettera e firmato da Madame de Sta l (17661817), intellettuale francese di origini svizzere, donna colta, amante delle arti e della letteratura italiana. Nelle intenzioni dell autrice, la lettera vuol essere un appello alle coscienze dei letterati italiani che, invece di confrontarsi con il nuovo, continuano a battere sentieri noti, imitando la poesia dei maestri greci e latini e realizzando così prodotti letterari che non suscitano più alcun interesse. La de Sta l raccomanda agli italiani di vincere l isolamento culturale, di rinunciare alla mitologia antica e di cominciare a tradurre le opere delle letterature inglese e tedesca. Nonostante il tono pacato, l invito solleva subito un aspra polemica e determina la formazione di due schieramenti: da una parte i Classicisti, sostenitori dei princìpi dell arte classica; dall altra i Romantici, concordi con le riflessioni di Madame de Sta l e promotori di una cultura moderna. IL PARTITO DEI CLASSICISTI La posizione di Giordani e dei Classicisti L intervento più autorevole a difesa del Classicismo è firmato nell aprile del 1816, sempre sulle colonne della Biblioteca italiana , da Pietro Giordani (1774-1848), un intellettuale per molti versi atipico (culturalmente conservatore, ma al tempo stesso fervente patriota, dunque politicamente progressista). Egli ritiene che gli italiani non trarrebbero alcun giovamento dalla traduzione e dalla lettura delle opere straniere: l arte greca e quella latina, cui si ispira la letteratura italiana, sono modelli insuperabili di perfezione, e poiché il bello è immutabile, non ha senso cercarlo altrove. Partendo dalle posizioni di Giordani, altri intellettuali insistono soprattutto su una presunta diversità antropologica e culturale tra gli italiani e i popoli settentrionali d Europa, affermando che ciò che è apprezzato dai poeti e dai lettori tedeschi e inglesi non lo è dai nostri, che vivono in un contesto differente, e pertanto hanno una propria, peculiare struttura mentale. Fran ois Gerard, Ritratto di Germaine Necker, Madame de Sta l. 1810 ca. Coppet, Castello di Coppet.

Il magnifico viaggio - Giacomo Leopardi
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