Il magnifico viaggio - Giacomo Leopardi

25 30 35 40 45 50 55 e biondeggiàr di spiche, e risonaro di muggito d armenti; fur giardini e palagi, agli ozi de potenti gradito ospizio; e fur città famose che coi torrenti suoi l altero monte dall ignea bocca fulminando oppresse con gli abitanti insieme. Or tutto intorno una ruina involve, dove tu siedi, o fior gentile, e quasi i danni altrui commiserando, al cielo di dolcissimo odor mandi un profumo, che il deserto consola. A queste piagge venga colui che d esaltar con lode il nostro stato ha in uso, e vegga quanto è il gener nostro in cura all amante natura. E la possanza qui con giusta misura anco estimar potrà dell uman seme, cui la dura nutrice, ov ei men teme, con lieve moto in un momento annulla in parte, e può con moti poco men lievi ancor subitamente annichilare in tutto. Dipinte in queste rive son dell umana gente le magnifiche sorti e progressive. Qui mira e qui ti specchia, secol superbo e sciocco, che il calle insino allora dal risorto pensier segnato innanti abbandonasti, e volti addietro i passi, del ritornar ti vanti, e procedere il chiami. 29 gradito ospizio: anticamente nella pia nura campana sorgevano le case di villeg giatura dei Romani più ricchi. città famose: allude evidentemente a Pompei, Ercolano, Stabia e le altre città distrutte dall eruzio ne del Vesuvio del 79 d.C. 30 altero monte: Vesuvio. 31 ignea: latinismo. 34 gentile: sembra che la ginestra, mossa a pietà di tanta sventura, diffonda nell a ria il suo profumo e in tal modo costitui sca l unica consolazione in questo deserto. 37-41 A queste piagge natura: inizia qui l ironia che continua fino alla chiusura del la strofa. biondeggiarono di spighe e risuonarono dei muggiti delle mandrie (armenti); furono giar dini e palazzi, dimora (ospizio) gradita per il riposo (ozi) dei potenti; e furono città famose che il monte superbo (altero), eruttando fiam me (fulminando) dalla bocca infuocata (ignea), annientò (oppresse) con i suoi torrenti di lava, insieme con i loro abitanti. Ora un unica distru zione (una ruina) avvolge tutto il paesaggio intorno a dove tu stai (siedi), o fiore gentile, e quasi mostrando compassione (commiserando) per le sciagure (danni) capitate agli altri, mandi al cielo un essenza di profumo dolcissi mo, che consola il deserto. La polemica contro l ottimismo progressista 37-51 Chi è solito esaltare, con le sue lodi, la condizione umana (il nostro stato) venga in queste lande desolate (piagge), e veda quanto il nostro genere è caro alla natura che ci ama. E potrà anche valutare (anco estimar potrà) esat tamente la forza (possanza) della stirpe umana (uman seme), che la crudele nutrice, quando meno se lo aspetta, in un momento, con un leggero movimento (lieve moto), distrugge (annulla) in parte e che può, con movimenti di poco meno leggeri, anche all improvviso (ancor subitamente) annientare (annichilare) del tutto. In queste terre (rive) sono raffigurate le sorti splendide e in continuo progresso (progressive) del genere umano (umana gente). Critica del Romanticismo che ha rifiutato la luce della ragione 52-63 Guarda e specchiati qui, secolo arrogante e stupido, che hai abbandonato la strada (calle) segnata sin qui (innanti) dal pensiero risorto, e, invertito il cammino (volti addietro i passi), ti vanti della tua svolta all indietro (del ritornar), e la chiami progresso (procedere). 44 cui: complemento oggetto. dura nutri- ce: la natura. Leggiamo in un passo dello Zibaldone (11 aprile 1829): «Nemica mor tale di tutti gl individui d ogni genere e specie, ch ella dà in luce [ ] comincia a perseguitarli dal punto medesimo in cui li ha prodotti . 51 le magnifiche sorti e progressive: l e spressione, poi divenuta proverbiale, è ri presa da Leopardi dalla dedica degli Inni Sacri (1832) di Terenzio Mamiani (1799 1885), patriota risorgimentale e cugino del poeta, che descrive così il progresso spi rituale dell umanità, facendosi interprete delle nuove idee piene di ottimismo allora condivise dagli spiritualisti cattolici (Man zoni, Gioberti, Rosmini). 53 secol superbo e sciocco: l autore si ri ferisce al XIX secolo e al Romanticismo, la cui dominante irrazionalistica e spirituali stica avrebbe determinato un regresso in tellettuale rispetto alle conquiste dell Illu minismo raggiunte grazie al suo pensiero razionalistico e scientifico. 55 risorto pensier: il Rinascimento. Il po eta riconosce una continuità tra pensie ro rinascimentale e illuministico e consi dera le idee religiose del nuovo secolo un ritorno alla superstizione e all igno ranza medievali. L AUTORE / 113

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