Il magnifico viaggio - volume 5

con la sua fede nell industria, nella scienza, nel progresso siano ambivalenti: da un lato gli Scapigliati ne sono attratti, perché lo vedono come una luce capace di dissipare le tenebre dell ignoranza e l oscurantismo della religione tradizionale; dall altro, però, ne sono spaventati, in quanto lo studio analitico e oggettivo della realtà finisce con il mortificare quell ansia di assoluto che era uno dei cardini della poetica romantica e che appare anche come una loro sincera aspirazione. Uno dei miti positivistici per eccellenza, il progresso, viene infatti demistificato e corroso: alla fiducia nella ragione si contrappone il gusto dell occulto e del paranormale; la modernizzazione della società viene vista con spavento come il prevalere di una visione della vita materialista e orientata al culto del profitto. La negatività dello sviluppo industriale e la nostalgia della natura Approfondisci TEMI NEL TEMPO Il treno di carta Questa visione critica della contemporaneità ha ricadute evidenti su un piano più prettamente letterario. Gli effetti negativi dello sviluppo industriale vengono infatti indicati con grande realismo: abbondano le descrizioni dei luoghi più sordidi e squallidi della metropoli; si insiste nella rappresentazione delle condizioni di vita delle classi proletarie e sottoproletarie; in un ottica anarchica vengono documentate, tramite reportage e pamphlet, le politiche repressive dello Stato umbertino. Allo stesso tempo gli Scapigliati rimpiangono la vita idillica e serena della campagna e così recriminano, con patetici accenti di nostalgia, sulle trasformazioni della città e del paesaggio. Per esempio, la ferrovia, vista quale simbolo di rinnovamento, è però percepita anche come elemento che rompe il concetto classico di bellezza improntato alle forme della natura, per inserire quelle artificiose della meccanica e della tecnologia. Alla strada ferrata (cui rende omaggio l omonima poesia di Praga) si contrappongono, così, la campagna e la montagna, quali regni di un bello autentico e non corrotto a cui gli Scapigliati non sanno e non vogliono rinunciare. La lacerazione interiore La scissione tra passato e futuro (con l incapacità di vivere nel presente), tra spirito e materia, tra beatitudine e peccato, tra bene e male, connota in maniera caratteristica l orizzonte psicologico degli Scapigliati. Mentre sul piano esistenziale tale conflitto è ragione di angoscia e tensione, esso offre anche, su quello poetico, lo spunto per raffinati giochi di simmetrie e di contrasti tra immagini opposte: non a caso uno dei componimenti programmatici della corrente, scritto da Arrigo Boito, si intitola proprio Dualismo ( T3, p. 106). L amore: erotismo e sentimento Anche il sentimento amoroso risente di questa predisposizione all ambivalenza: esso è visto da un lato quale stato fisico e mentale da studiare con gli strumenti della moderna scienza positivista, dall altro come condizione spirituale idealizzata in base a stereotipi romantici. L erotismo spinto coesiste così con il vagheggiamento degli affetti familiari più puri, evidenziando, anche in questo caso, una costante oscillazione, ben individuata dal critico Vittorio Spinazzola, che definisce gli Scapigliati « poeti maledetti col cuore ansioso di tenerezze, antiborghesi nel rifiuto dello spirito pratico e utilitario ma borghesissimi nella permanente nostalgia per l idillio . Polemica anticattolica e anelito religioso Allo stesso modo, l anticlericalismo e la blasfemia si affiancano alla nostalgia per la serena religiosità dell infanzia e al desiderio di un autentica spiritualità che vada al di là dei culti e dei riti ufficiali della Chiesa cattolica. Del resto non è la fede in sé a essere rifiutata: la polemica si appunta invece sulla religione cattolica, considerata mero strumento di potere temporale e, fino alla breccia di Porta Pia del 1870, ostacolo alla piena unificazione del paese. 96 / IL SECONDO OTTOCENTO

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento