Pagine di realtà - Lavoro agile o lavoro alienante?

cazion CA e CIVI AGENDA 2030 Pagine di realtà OBIETTIVO DIGNITOSO 8 LAVORO E CRESCITA Edu Lavoro agile o lavoro alienante? ECONOMICA Non abbiamo una manovella in mano da girare compulsivamente come Serafino Gubbio, ma ci ritroviamo sempre più spesso, quasi senza rendercene conto, davanti a uno schermo, secondo le modalità lavorative già in atto da qualche tempo ma accelerate dalla recente pandemia che si è solito riassumere con l espressione inglese smart working (in italiano, lavoro agile ). Si tratta di un nuovo approccio legato a funzioni e obiettivi tipici di un organizzazione aziendale, ma sempre più estesi anche nell ambito dell amministrazione pubblica che in tal modo conta di trarre benefici in termini di efficienza produttiva e di riduzione di spese. Ma per i lavoratori? Quali sono le conseguenze di questa forma di organizzazione del lavoro? Nell articolo seguente il giornalista Martino Galliolo intervista un esperto di processi manageriali sui rischi e sulle criticità legate a questa nuova frontiera del lavoro subordinato. Gli spazi sociali si sono ridotti alle dimensioni di uno schermo piatto. Con il distanziamento sociale imposto dal Coronavirus anche il lavoro si è trasferito in videoconferenza. La metà della forza lavoro americana lavora da casa. In Germania il Ministro del lavoro ha proposto una legge per permettere agli impiegati di restare a casa a tempo pieno o qualche giorno a settimana. La piattaforma per le videoconferenze Zoom, la più utilizzata, è decollata in borsa. Insegnanti, studenti, professionisti e impiegati di ogni sorta si sono ritrovati da un momento all altro alle prese con piattaforme digitali e in molti hanno dovuto a fare i conti i gigabyte disponibili, mettendo così in risalto il problema del divario digitale e dell accesso a Internet senza limiti di tempo. Queste piattaforme ci aiutano a continuare a lavorare, e a fare lezione, ma le videoconferenze e le attese davanti al monitor prosciugano le nostre energie. Ci rendono esausti. Lo schermo si blocca. Siamo subissati dalle notifiche. Decine di persone che ci guardano. I lunghi silenzi imbarazzanti. Sono tutti elementi che provocano stress, e alla lunga stanchezza, e fatica. difficile da riconoscere, si insinua nelle nostre menti, come un effetto collaterale che complica la nostra vita sociale. «Stiamo sperimentando gli effetti della fatica digitale , racconta a Rivista Studio Gianpiero Petriglieri, professore di Organizational Behaviour, all Institut européen d administration des affaires (Insead), psichiatra e psicoterapeuta, che si occupa di qualità sul posto di lavoro e processi manageriali. Gli esperti concordano, e non da poco per 896 la verità, che le interruzioni e i rallentamenti legati alla comunicazione in videochat possono provocare nei partecipanti un senso di isolamento e inquietudine. Un solo ritardo al telefono o in videoconferenza di 1,2 secondi, fa in modo di percepire l interlocutore come meno amichevole o concentrato, rileva uno studio del 2014. Da tempo, chi da anni lavora in remoto ne riconosce gli effetti sulla propria vita e relazioni. «Le interruzioni e i vuoti comunicativi vengono assiduamente compensati dai nostri sensi con un enorme sforzo. Tutto questo, stanca , spiega Petriglieri, «Le pause che costituiscono il ritmo di una norma-

Il magnifico viaggio - volume 5
Il magnifico viaggio - volume 5
Dal secondo Ottocento al primo Novecento